Ottimo bilancio per il Teatro dell’Assurdo, progetto ideato dal Fondo Internazionale per la Fotografia, con l’intento di promuovere il nostro territorio attraverso la cultura e lo spettacolo. i settori che maggiormente hanno risentito della grave pandemia che ha colpito l’Italia e la Puglia in particolare. Barletta ha visto concretizzarsi un lavoro le cui basi erano state poste a settembre con R-evolution Retrò, settimana di eventi culturali e spettacoli ludici. Al centro ci sono fotografia, videoproduzione, recitazione e i nuovi mezzi di comunicazione, utilizati per promuovere il territorio.
L’expertise di lavoro FIOF ha scelto questo titolo, ispirandosi a Ionesco e Beckett e alla corrente culturale denominata “Il teatro dell’assurdo”. Il teatro dell’assurdo mette in scena nel secondo dopoguerra, l’alienazione dell’uomo contemporaneo, la crisi, l’angoscia, la solitudine, la totale impossibilità di ogni comunicazione attraverso situazioni e dialoghi surreali, costituiti da squarci di quotidianità scomposti e rimontati in modo da creare un effetto comico e tragico al tempo stesso. L’azione e, a volte, anche il dialogo sono ridotti al minimo, le vicende sono apparentemente senza senso: in questo modo si scardina ogni convenzione e regola teatrale, si capovolge ogni criterio di verosimiglianza e di realtà. Il mondo di Ionesco è quel mondo che da pochi anni è uscito dal secondo conflitto mondiale, in preda ad una profonda crisi di valori e ad uno smarrimento senza precedenti. Tale crisi è fotografata da Ionesco soprattutto nel linguaggio.
Due sono stati i passi compiuti nell’azione del FIOF, svolta passo dopo passo in sinergia con la scuola Ettore Fieramosca. La prima è consistita nel laboratorio “La magia della luce”, destinata a bambini dai 4 ai 10 anni. Un vero e proprio laboratorio sensoriale che consente ai bambini di apprendere le antiche tecniche della fotografia, ovvero “scrivere con la luce”. Immersi in una camera oscura, con la sola luce della lampadina rossa, i bambini potranno vedere concretizzate le loro fotografie e dare spazio alla loro creatività disegnando con la luce. Il laboratorio è stato tenuto da uno dei maggiori esponenti del panorama della fotografia italiana, il reporter Francesco Cito, che ha vestito i panni del Mago della Luce per insegnare ai più piccini, che la fotografia non nasce con i selfie e gli smarthphone, ma è uno spettacolo fatto di luce e creatività.
Il secondo step è stato invece La residenza digitale, laboratorio fortemente voluto da docenti esperti di lettere, in collaborazione con esperti di pedagogia dell’arte e ludofilosofia, finalizzato nella rubrica di Guglielmo: un canale youtube, una rubrica giocosa pensata e creata durante la didattica a distanza di aprile, che ha consentito agli alunni di fare un viaggio, grazie a Gugliemo, ovvero William Shakespeare, che presenta vari personaggi skakesperiani e non, interpretati dagli alunni/attori in erba (qui il canale: https://www.youtube.com/channel/UCVKrMypFd2wZJNiYdwXfWLw/videos). Riprendendo ciò che è stato realizzato durante il lockdown, gli attori, sono usciti dalle loro case e sono entrati in alcuni luoghi simbolo di Barletta, che simboleggiano l’autore che interpretano, come Federico II, Giuseppe Garibaldi e il pittore Giuseppe De Nittis.
FIOF non si ferma alla promozione del territorio, ma da anni si occupa di educational nelle scuole, quindi fra i vari personaggi del territorio saranno presentate anche eccellenze internazionali legate al mondo FIOF, ovvero fotografia e video. I ragazzi hanno interpretato Annie Leibovitz una delle maggiori esponenti del mondo della fotografia contemporanea, abbiamo scelto questa fotografa perché la sua esperienza personale e professionale è molto vicina ai giovani. Fra i personaggi anche Charlie Chaplin, emblema del cinema muto e quindi delle origini della video produzione. Chaplin interpreterà il famoso discorso all’umanità, oggi più che mai attuale.
Un lavoro intenso, portato avanti rispettando tutte le linee guida sul distanziamento imposto dalle norme anti-Covid. Gli alunni hanno lavorato rigorasamente attraverso la didattica a distanza e ci siamo visti solo per le riprese, L’intenzione è quella di proseguire il lavoro non solo in Puglia ma di renderlo itinerante, e quindi coinvolgere altre scuole, altri ragazzi, altre regioni, per valorizzare i territori e proseguire il percorso di educational FIOF.
