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De Nittis e la rivoluzione della periferia: la proposta di Erica Davanzante e Massimiliano Cafagna

Le idee del Laboratorio di immaginazione urbana

»De Nittis e la rivoluzione della periferia è progetto ambizioso nato dalla necessità “dell’osservare”. Si pone l’obiettivo di portare nelle periferie l’arte di Giuseppe De Nittis e in particolare quella parte delle sue opere che non appartengono alla collezione di Palazzo della Marra ma conservate nei musei più illustri di tutto il mondo.
Non opere qualsiasi ma quelle in cui il pittore ci restituisce l’impressione della città urbana e suburbana dipinta attraverso il suo occhio acuto che ne ha testimoniato i cambiamenti e la modernità; la veduta del National Gallery di Londra, conservata al museo Calouste Gulbenkian di Lisbona, Place des Pyramides del Musée d’Orsay a Parigi e l’opera Alle corse. Studio del Middlebury College Museum of Art di Middlebury, nel Vermont, vengono liberate e conosciute attraverso l’arte urbana.
I quadri stampati sulle pareti diventano un manifesto con il quale la città sceglie di voltare lo sguardo verso il bello ed in un’ottica di distanziamento sociale si riunisce attraverso l’arte. Grazie alla tecnica dello “street art wheatpaste”, ovvero carta su parete, si può realizzare un vero e proprio museo diffuso tra le facciate sterili della periferia la cui finalità consiste nel recupero di quelle più degradate e attraverso il coinvolgimento attivo dei proprietari come attori della rigenerazione.
Non utopia da sognatori, ma lucide possibilità per la città di Barletta grazie ai numerosi finanziamenti ministeriali e regionali che non vietano di far diventare una sperimentazione di arte urbana un vero museo a cielo aperto permanente».
Massimiliano Cafagna, Erica Davanzante
Laboratorio di immaginazione urbana
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