Home Attualità Vaccini, Fratelli d’Italia chiede l’abrogazione di una legge regionale

Vaccini, Fratelli d’Italia chiede l’abrogazione di una legge regionale

«Serve finirla con gli equivoci e inappropriate propagande»

Avevamo ragione, ma lo sapevano anche Emiliano-Lopalco e Montanaro (i quali colpevolmente sono rimasti in silenzio mentre in Consiglio regionale veniva approvata una Legge Farlocca) che serviva una legge nazionale per obbligare gli operatori sanitari a fare il vaccino anti-covid. Oggi è stato pubblicato ed è in vigore il DECRETO-LEGGE 1° aprile 2021 (n. 44 Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19) che all’art. 4 prevede disposizioni urgenti in materia di prevenzione del contagio da SARS-CoV-2 mediante previsione di obblighi vaccinali per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario». Inizia così la nota firmata da Fratelli d’Italia.

«L’emanazione di un decreto legge, in applicazione dell’art. 32, secondo comma della Costituzione della Repubblica, deve aver fugato per sempre tutti i dubbi sulla competenza dello Stato ad imporre l’obbligatorietà della vaccinazione anti-covid degli operatori sanitari, confermando di fatto quanto detto da Fratelli d’Italia in occasione del Consiglio regionale il 23 febbraio scorso, quando la maggioranza rosso-gialla approvava una NORMA FARLOCCA che tanto danno ha creato nella nostra Regione».

«Sfuggiva alla maggioranza, ad un magistrato come Emiliano, a un assessore alla Sanità e allo stesso proponente di quella legge, tutti animati da volontà punitiva, il dettato del secondo comma dell’art. 32 della Costituzione: ‘Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non pu? in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Si è voluto equivocare sull’imposizione di un obbligo vaccinale che spetta allo Stato e non alle Regioni, blandendo punizioni e minacciando sanzioni in spregio al rispetto della persona umana, consci di farlo o comunque non ascoltando le nostre osservazioni, il che è stato ancor più grave considerato che non si può essere sordi riguardo a confronti inerenti i diritti fondamentali delle persone tutelati dalla nostra Costituzione».

«È ora – concludono – di finirla con gli equivoci e inappropriate propagande. E’ invece ora di agire con la corretta informazione osservando in Puglia come in tutto il Paese la norma recata dal D.L. sopra citato, e ci fa piacere prendere atto che in data odierna il Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha emanato apposita direttiva per darne attuazione. Al dott. Montanaro esprimiamo il nostro rammarico per essere stato in silenzio sulle pressioni indebite e contrarie ai precetti costituzionali esercitate nelle Aziende Sanitarie in applicazione di una legge farlocca e lesiva dei diritti costituzionali delle persone, macchiandosi di complicità con un fare politica di abuso della potestà legislativa. Per queste ragioni, per ridare dignità alla nostra potestà legislativa, per rispetto dei diritti fondamentali delle persone garantite dalla Costituzione, per rispetto della Costituzione stessa, del Presidente Draghi e del Ministro Cartabia ed in ultimo dell’intelligenza dei pugliesi, riteniamo indispensabile procedere all’abrogazione dell’art. 1 della L.R. n° 2 del 10 marzo 2021 che per noi era e resta una norma farlocca, ed in quanto tale non può essere vigente nella nostra Regione. A tal fine abbiamo presentato una proposta di legge volta ad abrogare la legge».

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