Home Ambiente Lotto B Parco dell’Umanità, il progetto c’è ma i lavori non partono

Lotto B Parco dell’Umanità, il progetto c’è ma i lavori non partono

Dal Comune: "Il sito non è stato caratterizzato"

Una serie di criticità portate all’attenzione negli ultimi giorni, relativamente al Parco dell’Umanità di Barletta in zona Barberini, sta smuovendo gli equilibri cittadini. Una messe di problematiche radicate e perpetrate nel tempo (e di tempo, ahimè, ne è passato), che richiedono risposta. Da un lato i motivi di gaudio per il Lotto A si sono rivelati, per alcuni, forse precipitosi. La zona era stata completata circa due settimane fa, con la realizzazione dell’asse pedonale attrezzato, tutt’intorno piazze, un’area giochi per bambini e attrezzi per il fitness, immaginata dall’amministrazione comunale come “un luogo di socializzazione, incontro e condivisione”.

Tuttavia ad oggi si rilevano delle incongruenze: la zona riservata al parco giochi ha a disposizione un’unica giostra, al netto di una superficie ben più spaziosa che potrebbe essere diversamente sfruttata, mentre l’area fitness non è presidiata e manca dei controlli necessari, a discapito della strumentazione presente (pare che siano stati installati i dispositivi di videosorveglianza ma mai attivati).

Il lotto centrale del parco presenta altre urgenze: la fontana a raso non è mai stata riattivata ed è in disuso da oltre due anni; è presente una piazzola per i giochi che non è mai stata attrezzata, mentre la copertura dell’ultima piazza è pericolante e potrebbe venire giù la copertura in legno in giornate particolarmente ventose, diventando fattore di rischio. Per non parlare del verde, che ad eccezione di alcune piante (perlopiù siepi), è abbandonato alla trascuratezza, la fioritura è totalmente assente e l’impianto di irrigazione è inservibile.

Ma veniamo al “caso” del Lotto B, che non è mai stato realizzato e in merito al quale il gruppo consiliare del Partito democratico ha ritenuto opportuno presentare una domanda d’attualità destinata al primo cittadino Cosimo Cannito, all’assessore alle politiche infrastrutturali Gennaro Calabrese, al bilancio Gennaro Cefola, all’edilizia pubblica Rosa Tupputi e al presidente del Consiglio Sabino Dicataldo. Per succitata area era stato presentato il progetto esecutivo ed era stata anche svolta la procedura di aggiudicazione con relativa gara d’appalto, eppure a tre anni dall’insediamento dell’odierna amministrazione, il luogo risulta ancora incompleto e i lavori non partono.

La domanda che imperversa è: perché? Cosa li ostacola? Il problema è atavico. Da un confronto con l’amministrazione si è rilevato che la causa di questo ritardo sia da ricercare nella presenza del campo rom, che fino a qualche tempo fa occupava la zona speculare al Lotto A, sgomberato da qualche anno. Questo è un fattore la cui incidenza non è di poco conto se si pensa che la progettazione del parco illo tempore avvenne quando ancora era presente il campo nomade. Il sito non è stato dunque caratterizzato e lo stop forzato da tre anni, che impedisce l’avvio dei lavori, è imputabile esclusivamente a ragioni di natura ambientale: l’area va espropriata del terreno presente e riempita di “nuovo” terreno vegetale, ciò che è mancato all’epoca. L’ iter, che ha richiesto l’intervento dell’Ufficio Ambiente, necessita di procedure burocratiche molto lunghe. Noi auspichiamo che presto si possa arrivare ad una concreta soluzione, per restituire ai cittadini un piccolo innesto di natura a portata di mano.

 

A cura di Carol Serafino

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