Nella seduta ultima del Consiglio comunale la città ha assistito ad un ulteriore spettacolo avvilente, una vera e propria tragicommedia. Il dibattito ha evidenziato una serie di temi che venivano posti a discussione, domande legittime a cui non sono seguite risposte». Tornano su quanto accaduto nel corso dell‘ultima seduta di Consiglio comunale a Barletta i consiglieri Rosa Cascella, Benedetto Delvecchio, Antonio Divincenzo, Rosanna Maffione, Ruggiero Mennea, Carmine Doronzo, Michelangelo Filannino, Ruggiero Quarto, Antonio Coriolano, Giuseppe Basile, Maria Carone.
«Nella massima assise istituzionale, il Sindaco e gli assessori continuano imperterriti ad evadere le domande poste, come quella relativa alla perdita dei finanziamenti della scuola di Via Tatò e del Lotto B al Parco dell’Umanità. Ancora peggio, il dibattito democratico è stato strozzato, con la complicità del Presidente del Consiglio, sulla richiesta di chiarimenti ai dirigenti circa la vicenda della media struttura di vendita in zona castello.
I consiglieri comunali, nella loro funzione politica di controllo, hanno posto delle domande legittime all’amministrazione comunale sulla ormai triste vicenda Lidl, chiedendo l’intervento nella discussione anche dei dirigenti comunali, visto che ad oggi il provvedimento di annullamento in autotela non è stato ancora firmato e che a tre giorni dall’incontro con la Lidl l’amministrazione non ha uno straccio di idea su come dovrà essere risolta la questione.
Siamo all’offesa delle istituzioni, con un Sindaco incapace di ammettere il fallimento politico della sua esperienza civica e un Presidente del Consiglio che come un despota decide quando terminare il dibattito! Ma le domande di chiarimenti dei consiglieri comunali sono le domande dei cittadini di cui siamo portavoce e non rispondere significa offendere l’intera comunità. Di fronte a questa continua mancanza di rispetto, abbiamo ritenuto opportuno abbandonare l’aula denunciando le continue offese verbali di una maggioranza raccogliticcia, abituata a votare solo debiti fuori bilancio.
Una situazione che dimostra, giorno dopo giorno, la mancanza di una visione amministrativa. Quanto alle strumentali accuse del Sindaco sull’assenza dei consiglieri di opposizione sul punto relativo al conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, ribadiamo che l’abbandono dell’aula è stato determinato solo e unicamente dalla decisione del Presidente del Consiglio di interrompere d’imperio il dibattito sulla vicenda Lidl.
Il Sindaco la smetta di alimentare fandonie su altre improbabili motivazioni alla base del nostro gesto. Visti gli impietosi risultati della sua gestione amministrativa, ancora una volta siamo a chiedergli un gesto di responsabilità nei confronti dei cittadini. Si dimetta, vista la manifesta incapacità di governare processi complessi di una città di circa 100.000 abitanti, lasciando alla politica il tempo di ripresentarsi alla competizione elettorale senza trucchi o inganni con progetti politici coerenti alle proprie estrazioni culturali».