Home Salute Penuria di dosi, ma al PalaDisfida proseguono le vaccinazioni

Penuria di dosi, ma al PalaDisfida proseguono le vaccinazioni

Domenica ci saranno i medici di medicina generale con i pazienti fragili

È corsa al vaccino, ma i vaccini anti Covid scarseggiano. Al Pala Disfida Borgia di Barletta si velocizzano e ottimizzano le operazioni in perfetta armonia con le indicazioni ministeriali e con l’organizzazione logistica dettata dalla Regione Puglia e dalla Asl BT d’intesa con la Protezione Civile. Gli hub nei giorni scorsi si sono attivati con la somministrazione delle seconde dosi e i richiami delle prime dosi inizialmente posticipate, ora si aggiungono gli over 60, i primi prenotati over 50 e si prosegue con i soggetti fragili. Il Dottor Sabino Falco Responsabile del Dipartimento di Prevenzione di Barletta con tenacia e abnegazione plaude l’operosità dell’intero staff alacremente impegnato nella struttura sportiva unitamente ai volontari ANPS, CRI, OER, AVSER, Misericordia e agli agenti della Polizia Locale che all’unisono si occupano dell’accoglienza. Buona l’intesa con l’amministrazione comunale, frequenti i sopralluoghi dell’assessore Nicola Gambarrota per una verifica costante dell’andamento delle operazioni.

La squadra guidata dal Dottor Falco svolge quotidianamente un compito non privo di difficoltà. Una media di oltre 700 vaccinazioni al giorno, ma gli obiettivi della Regione Puglia e della Asl BT si scontrano con la bassa disponibilità dei vaccini. Il dato enfatizzato a livello nazionale dell’alta percentuale delle somministrazioni (quasi il 97%) non cambia la realtà del numero delle dosi. E da lunedì prossimo 17 maggio si parte con le prenotazioni per la fascia dei 40 – 49 anni così come previsto dall’ordinanza del commissario nazionale per l’emergenza Covid Generale Figliuolo. La Regione ha deciso di aggiornare la timeline in modo graduale e per ordine di età, ma le fiale limitatissime a disposizione dei centri vaccinali mettono a dura prova le squadre dei sanitari e dei dipartimenti di prevenzione. La realtà è ben diversa da quanto prospettato, i tempi si allungano e alle volte, in un clima di incertezza dettato dal particolare momento storico, si accrescono tensioni, delusioni e rabbia anche tra chi attende di essere vaccinato.


Determinazione, responsabilità, fiducia di sanitari e pazienti devono necessariamente scontrarsi con l’impatto di un contingentamento che delinea una geografia di scorte vaccinali a macchia di leopardo nella nostra Italia che penalizza alcuni territori. Ciò che in alcune regioni è già stato fatto, in altre è complesso attuarlo perché manca “la materia prima”. L’augurio è quello di vedere concretizzato efficacemente il meccanismo di pianificazione e compensazione più volte sottolineato dal Commissario Figliuolo con un solerte ed effettivo bilanciamento nella distribuzione delle fiale nelle regioni italiane.
Cognizione di causa, contezza e buon senso contraddistinguono l’operato dei centri vaccinali. Al Pala Disfida Borgia lo staff guidato dal Dottor Sabino Falco, sebbene posto di fronte ad una situazione di emergenza dettata dalla penuria di dosi, continua a lavorare in maniera impeccabile all’insegna della consapevolezza e del buon senso. “Fondamentale l’approccio con il paziente prima di iniettare la fiala. L’attesa può suscitare ansia ma il compito della nostra squadra è quello di tranquillizzare i cittadini e pensare al beneficio delle vaccinazioni” dice il Responsabile del Dipartimento di Prevenzione di Barletta evidenziando il costante supporto della Asl BT e del Direttore Generale Alessandro Delle Donne. “Il 16 maggio nella struttura sportiva barlettana i medici di medicina generale potranno vaccinare i soggetti fragili” afferma Falco. Rilevante il supporto dei medici di base, ma è fondamentale incrementare gli approvvigionamenti, il target da rispettare rischia di essere vanificato se non giungono le dosi, ponendo in sofferenza l’intero sistema sanitario.
Resta il dubbio su dove saranno effettuate le prossime vaccinazioni. Sembra confermata la chiusura a fine mese degli hub vaccinali, i centri dovrebbero essere smantellati e i palazzetti restituiti ai Comuni.

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