Home Attualità Sicurezza e legalità in periferia, Comitato zona 167: «Cittadini Inascoltati!»

Sicurezza e legalità in periferia, Comitato zona 167: «Cittadini Inascoltati!»

Giuseppe Dibari: «Silenti le istituzioni che, invece, mostrano grande vivacità quando si tratta di cerimonie varie»

Martedì 1 giugno i cittadini della zona 167 si sono riuniti per discutere e raccogliere le testimonianze di ciò che realmente accade nelle zone periferiche della città. Il giorno 3 giugno il Comitato di Quartiere zona 167 ha protocollato una istanza indirizzata a Sindaco e Prefetto, nella quale si esortavano le istituzioni ad una maggiore attenzione a tutela della sicurezza e legalità.
«Il “grido” di allarme lanciato dagli abitanti non è che l’ennesimo – dice Giuseppe Dibari, presidente del comitato di quartiere – e va a sommarsi a quello delle associazioni di categoria dei commercianti del 15 maggio, ma, soprattutto, a quello autorevole del Procuratore della Repubblica dott. Nitti, il quale nell’aprile scorso esprimeva grande preoccupazione circa la situazione di criminalità in tutta la provincia BAT. Anche il Vescovo D’Ascenzo – ricorda Dibari – prendendo atto della preoccupazione espressa dal Procura-tore della Repubblica, ha espresso “grande sconcerto invocando una riflessione e un impegno comune di tutti coloro che – cittadini, istituzioni, Chiesa diocesana – hanno a cuore la sicurezza e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”, e ancora “Restare inerti significa essere conniventi; tacere o minimizzare significa essere conniventi”.
Sono passate diverse settimane, ma a questi appelli allarmati non ha fatto seguito nemmeno una sillaba da parte delle istituzioni volte, quanto meno, a rassicurare le popolazioni delle zone periferiche, in attesa di produrre atti concreti che si attendono oramai da anni.
Intanto, le testimonianze di episodi di teppismo, delinquenza, vessazioni e danneggiamenti si susseguono quasi incessantemente, facendo aumentare progressivamente una sensazione di abbandono da parte delle “silenti” istituzioni che, invece, mostrano grande vivacità quando si tratta di cerimonie e attribuzione di onoreficenze varie.
Prima che la misura sia colma – conclude Dibari – lanciamo, ancora una volta, un appello accorato a tutte le forze della società, a cui il Vescovo stesso ha fatto espresso riferimento, affinché vi siano degli atti concreti che possano restituire serenità ai cittadini della periferia cittadina nella gestione della propria quotidianità».
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