Home News Italia Viva Barletta: «Il tatticismo del M5S anche in consiglio comunale»

Italia Viva Barletta: «Il tatticismo del M5S anche in consiglio comunale»

«La nostra coerenza resta il profilo riformista per il territorio»

«Non è che non ne avessimo viste di tutti i colori, con quelli che dovevano aprire il Palazzo come una scatoletta di tonno e poi ci si sono barricati dentro in Parlamento –  questo il commento della sezione barlettana di Italia Viva, in seguito al Consiglio comunale di venerdì, soprattutto sull’operato dell’M5S, risultato necessario per sostenere Cannito – sposando tutte le alleanze possibili e dicendo tutto e il contrario di tutto, sino alla pantomima tra ex-comico ed ex-PrimoMinistro.
Né sono stati da meno, per venire al nostro territorio, i consiglieri regionali che a urne ancora calde si sono accomodati sugli scranni del Consiglio e della Giunta Regionale gentilmente offerti dal governatore pugliese che loro stessi avevano definito “distruttore di Puglia”, in barba a quegli elettori di cui si beano “portavoce”.
Nondimeno, fa impressione assistere, in consiglio comunale di Barletta, al tragicomico balbettare dei 5S locali che “salvano” il Sindaco Cannito dopo averne invocato a piè sospinto le dimissioni un giorno sì e l’altro pure. Che dire, pur nel massimo rispetto degli elettori sovrani, abbiamo sempre ritenuto M5S l’espressione assoluta dell’antipolitica e del populismo insieme di destra e sinistra, che una volta a Palazzo ne sublima tatticismi ed espedienti,  e l’epilogo barlettano non ne è che l’ennesima plastica testimonianza.

Non ne restiamo purtroppo sorpresi, l’amarezza piuttosto è nel prendere atto ancora una volta che nel campo del centrosinistra –da Roma alla Puglia a Barletta– si continui a blandire il grillo-contismo sino alla subalternità, con il principale Partito in consiglio comunale che fa opposizione a quegli stessi che lo votano alle elezioni regionali e continua a giocare su più tavoli. E a noi non resta che la nostra coerenza e il nostro profilo riformista, per un’alleanza che sia davvero riformista e metta al centro lo sviluppo del territorio, emarginando populismi e alchimie -simili a quell’alleanza Cannito di tre anni fa- che hanno il solo scopo di occupare posti di potere e chiudono l’orizzonte della Città».

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