Home Attualità Il Trabucco torna ad essere custodito dalla famiglia Ricatti

Il Trabucco torna ad essere custodito dalla famiglia Ricatti

Videosorveglianza h24, soddisfazione anche dall’ex assessore Gammarota

Una buona notizia per i cittadini interessati alla storia del mare barlettano: dopo un bel po’ di tempo, tante tribolazioni e gli ultimi accadimenti di cronaca, con annessi i soliti atti di inciviltà all’indomani di Ferragosto, gli appelli seguenti, finalmente con delibera di Giunta n. 146 del 26 agosto è stata assegnata la “Temporanea sorveglianza e controllo del Trabucco”. Il manufatto ligneo, ricostruito oltre un anno e mezzo fa, versava in uno stato di pericoloso abbandono, facile preda dei soliti balordi di cui la città non scarseggia, accelerando per questo le operazioni di Palazzo di Città.

Aspetto degno di nota, che ritrova un lineare percorso, è che tale gratuito impegno per la salvaguardia del bene storico-culturale è stato affidato alla società “Pandalevante Snc di Ricatti Antonio & C” della famiglia Ricatti, già affidataria negli scorsi decenni del bene, che gestisce il bar di viale Regina Elena, prospiciente il braccio di Levante; Antonio è venuto a mancare qualche mese fa, non riuscendo a vedere completata un’operazione a cui teneva particolarmente. Il servizio di sorveglianza, oggetto di una risposta ad un avviso pubblico del 28/10/2020 prevede una serie di impegni per la società, al fine di salvaguardare il manufatto ligneo fino almeno alla riqualificazione della Diga foranea-molo di Levante: prevista la sorveglianza giornaliera assicurata dai collaboratori dell’esercizio commerciale, l’installazione di un impianto di videosorveglianza diurna e notturna con la creazione di un’area wi-fi; inoltre, il Trabucco verrà controllato a inizio e fine giornata, garantendo la pulizia periodica del manufatto, con la segnalazione alla Polizia locale di ogni situazione di potenziale rischio o danno. La novità sarà l’organizzazione de “I racconti del Trabucco”, dedicati a bambini-cittadini, turisti-alunni che ne vorranno sapere di più su questo particolare monumento.

La nota dissonante rispetto a quanto previsto è che non verrà realizzata un’assicurazione su incendio, o danni causati per “l’indisponibilità del mercato assicurativo ad assumere il rischio”, come comunicato dal broker che ha lavorato per il Comune. Tale convenzione, inoltre, sarà rinnovabile annualmente.

Soddisfazione espressa dal Presidente della sezione barlettana della Lega Navale, nonché assessore nella giunta Cascella che varò il Piano del “Museo diffuso del mare”, Giuseppe Gammarota: «Sono contento che la cosa si sia sbloccata e sono anche contento che il figlio di uno dei miei migliori amici, Antonio Ricatti, possa continuare in questa operazione. Ora spero che venga finalmente valorizzato, recuperato e protetto e che tutti gli altri lavori, mi riferisco al braccio di Levante e alla sua messa in sicurezza, possano essere completati a breve. Tutti noi della Lega Navale ci teniamo al Trabucco, al Braccio, al Porto in genere perché siamo attenti osservatori di quello che accade nel nostro mare; finalmente cominciamo a valorizzare quello che accade nell’intero porto».

Ricordiamo che il rifacimento del Trabucco non è che il primo passo, ora attendiamo da diversi mesi che si proceda con la realizzazione del “camminamento”, cioè il tratto di braccio che arriva al Trabucco, pavimentato e illuminato. La valorizzazione turistica parte anche da questo, come hanno dimostrato le recenti richieste di turisti, che hanno attraccato le proprie imbarcazioni a vela nello specchio di mare della Lega Navale, proprio riguardo alla funzione del Trabucco. Pensiamo che proprio in queste settimane la città di Trani sta realizzando, ex novo, il proprio trabucco per usi turistici.

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