Nel solco della tradizione storica per la valorizzazione complessiva dei rispettivi territori, le Giornate Europee del Patrimonio 2021 hanno siglato il gemellaggio fra Villa Literno e Canne della Battaglia all’insegna dei rispettivi grandi protagonisti: Publio Cornelio Scipione l’Africano e Annibale il Cartaginese.
Domenica 26 settembre, negli stessi luoghi di sessant’anni fa, è stata restituita alla pubblica fruizione la stele commemorativa inaugurata il 21 maggio 1961 dalla comunità di Villa Literno, l’antica Liternum dove si ritirò a vita privata il vincitore di Zama, con l’intervento del “Comitato Pro Canne della Battaglia” e del suo primo presidente e fondatore, il generale di squadra aerea Domenico Ludovico.
“NEL QUADRO DELLE ONORANZE A SCIPIONE L’AFRICANO, promosse dal Comitato Pro Canne della Battaglia, è stata inaugurata nel comune di Villa Literno (Caserta) una stele commemorativa eretta nella Piazza della stazione ferroviaria. La colonna, offerta dalla direzione del Museo Campano di Capua, reca la seguente iscrizione: “ Questo Comune nel cui nome rivive l’antica Liternum ricorda e onora Publio Scipione Africano vincitore di Annibale conquistatore e governatore di Provincie in Europa in Africa in Asia del Senato romano Principe che nella Agreste Liternum in umiltà si spense volgendo l’anno 183 a. C. per risplendere nei cieli della gloria imperitura”. Per la realizzazione dell’opera e la organizzazione della cerimonia dell’inaugurazione si è beneficiato dell’entusiastico concorso del comune di Villa Literno. Nella stessa giornata è stata scoperta, nella Casa Comunale, una lapide apposta a ricordo dei Caduti militari e civili dell’ultima guerra”. Cambiato il clima culturale del Paese, quella circostanza, così ricordata dalla stampa del tempo come “Giornata patriottica”, ha rappresentato la suggestiva idea di partenza per il “Forum dei giovani” di Villa Literno, realtà motivante ed aggregante che in questo solco di riscoperta delle proprie più antiche radici ha sviluppato un complesso progetto denominato “Elmo di Scipio” beneficiario di finanziamenti dalla Regione Campania con vari obiettivi da conseguire in un arco di tempo a medio-lungo termine.
NEL BREVE, IL FORUM HA IMPLEMENTATO la ricerca delle fonti documentarie e dunque il contatto con l’attuale Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia quale omologa organizzazione di volontario per un proficuo scambio di reperti d’archivio e dunque la stipula di un protocollo d’intesa ai sensi del riformato vigente statuto (Ente di Terzo Settore) destinato a diventare stabile e permanente partenariato operativo fra Puglia e Campania.
La stele, restaurata secondo i criteri indicati dalla Soprintendenza, è stata riconsegnata con l’installazione dell’iscrizione in bronzo che – fra incuria, degrado ed atti di vandalismo – erano andati perduti, nonché arricchita nel piedistallo da due mosaici evocativi delle gesta di Scipione e dal suo busto onorifico replicato dalla statua originale conservata a Napoli. Giova ricordare che la colonna è la gemella di altra simile installata a Canosa di Puglia sempre in onore a Scipione, inaugurata domenica 20 aprile 1958 nel pomeriggio alla presenza di Aldo Moro, allora ministro della Pubblica Istruzione, che in mattinata aveva partecipato all’apertura dell’Antiquarium a Canne della Batta glia ed al conferimento di medaglia d’oro all’illustre scopritore dei Sepolcreti, prof. Michele Gervasio, definito il grande patriarca dell’archeologia pugliese con l’omologo partenopeo Amedeo Maiuri.
ALLA FESTOSA CERIMONIA DI DOMENICA SCORSA A VILLA LITERNO hanno partecipato cittadini di ogni età, dagli ex bambini di quella domenica di sessant’anni fa, oggi nonni di quei nipotini che hanno rivissuto le stesse emozioni come alunni degli istituti comprensivi con sventolìo di bandierine rosso-bianco-verde. Di grande effetto spettacolare il momento dello scoprimento, affidato a palloncini che hanno sollevato il volo il grande tricolore e dunque disvelato il gruppo monumentale dinanzi al quale l’attuale presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV, il giornalista Nino Vinella, ha deposto una corona d’alloro ricordando ai convenuti che il racconto della Grande Storia nel Mediterraneo deve confrontarsi con la realtà di quell’antico Mare Nostrum, oggi teatro di flussi migratori e dunque con una nuova cultura multietnica rispettosa di ogni aspetto.
NELLA DELEGAZIONE DEL COMITATO, invitato ufficialmente dall’amministrazione comunale di Villa Literno, anche l’associazione culturale di studio e ricostruzione storica “Mos Maiorum” (Roma) intervenuta dalla sede di Barletta per la Puglia con equipaggiamenti dell’arte militare dell’esercito di Roma in età repubblicana – coerente all’epoca delle Guerre Puniche – fra cui uno scutum, un gladio e soprattutto la riproduzione fedele proprio dell’elmo di Scipio divenuto subito oggetto del desiderio per grandi e più piccoli con dozzine di foto scattate e subito rimandate sui social. La brochure riassuntiva con testi, fonti documentarie ed immagini dell’idea-progetto “Elmo di Scipio” realizzata come veicolo editoriale di conoscenza e di condivisione sarà consultabile nella Biblioteca civica “Loffredo” di Barletta e nella sede cittadina dell’Archivio di Stato, luoghi di cultura dov’è stata rispettivamente consegnata dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia Odv (che vi ha generosamente contribuito con materiale del proprio archivio) quale primo passo del cammino intrapreso.