Un commiato da tutti i cittadini, ma soprattutto l’invito a seguire il proprio intervento durante il Consiglio comunale di domani pomeriggio: questo il video-messaggio registrato da Mino Cannito, sindaco di Barletta ancora per poche ore. Infatti, domani pomeriggio sarà discussa la mozione di sfiducia sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione, anche dal nuovo gruppo consiliare “Cantiere Barletta”; 18 firme, compresi alcuni consiglieri già di maggioranza. Non si torna indietro: l’ultimo tentativo di salvataggio per il socialista Cannito, è sfumato nell’incontro organizzato da Emiliano, a proposito di un “ribaltone” che non ci sarà.

Cannito, ancora una volta, addita come la causa della sua anticipata conclusione di mandato a «un certo modo di intendere la politica che non sarà mai il mio», probabilmente riferendosi alla crisi nella sua ex maggioranza, conclusasi con la fuoriuscita dei consiglieri che hanno costituito il gruppo sopraccitato.

«Da barlettano vero, mi fa male, mi dispiace dirlo, non è la prima volta che la città di Barletta sarà amministrata da un commissario. Infatti, da domani s’insedierà e per 8 mesi la città di Barletta sarà traghettata da un commissario prefettizio, fino a nuove elezioni».

Ancora «Lascio un comune con i conti a posto, con i tanti cantieri avviati, molti dei quali prossimi alla consegna. Tanti i progetti che ho rispolverato dai cassetti comunali, tanti soldi recuperati da rendicontazioni mai avvenute[…] Ho inteso sempre questo ruolo come umile servitore dei cittadini, da sindaco lavoratore, ispirandomi a quella che è stata la mia professione di medico».

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