L’Associazione Nazionale Editori ha riscontrato un incremento nelle vendite di libri in Italia, dove probabilmente si supererà il +16% entro la fine del 2021. Ci siamo chiesti se anche a Barletta si è notato questo incremento, rivolgendo qualche domanda a Giuliana Damato, che gestisce, con la sua socia Francesca Centaro, la libreria Mondadori, in pieno centro città, ben frequentata e sicuramente molto attiva sul territorio.
Durante il periodo di lockdown l’offerta culturale era molto limitata, anzi quasi del tutto assente se non via Web, pare che molti si siano riavvicinati al libro e alla lettura. Anche a Barletta avete riscontrato questo incremento per il settore?
«Confermo l’incremento delle vendite, lento e costante a partire dal post lockdown. Il “tempo morto” si è poi rivelato una rivincita per le librerie. Con i cinema chiusi, i teatri chiusi, molte persone si sono rifugiate nella lettura; quindi il lockdown è stato propizio per riscoprire il piacere della lettura, e ciò è valso sia per i giovani che per gli adulti. Gli adulti, alle prese con lo smart working e contemporaneamente costretti a tenere i bimbi in casa, non potendoli portare a scuola, hanno pensato di cominciare ad arricchire l’offerta d’intrattenimento anche dei loro piccoli con libri per bambini. A noi librai chiedevano consigli tramite messaggi, sui nostri canali social, di libri utili alle loro esigenze.
Con la riapertura (fortunatissimi noi librai ad essere tra i primi esercenti a poter rialzare la saracinesca!) c’è stata una famelica ripresa dei consumi. Quindi ti confermo che c’è stato e c’è un bel movimento in crescita».
Il settore sta godendo da alcuni anni di alcuni utili interventi pubblici, soprattutto per le librerie tradizionali come la vostra.
«In particolare, il Ministro alla Cultura Franceschini ha veramente preso a cuore il settore, prima con una legge sulla lettura, ha calmierato la spropositata concorrenza che l’online faceva alle librerie fisiche: sono state limitate le percentuali di sconto anche sulle vendite online e quindi la gente è tornata in libreria per chiedere consigli, sfogliare i libri, toccarli; la presenza dei librai è quello che fa la differenza rispetto alla freddezza del catalogo online. Anche i bonus per i diciottenni e per i docenti, confermati nell’ultima Finanziaria, hanno favorito così l’avvicinamento di tanti giovani al libro».
Qual è l’identikit del vostro cliente, quindi fruitore di libri a Barletta? Quali i generi preferiti?
«Con orgoglio possiamo affermare che l’età media di chi si approvvigiona da noi è bassa: i giovani sono molto curiosi e vicini alla lettura checché se ne dica, e questo ci offre anche buone speranze per le prospettive future della nostra attività. L’ondata del fenomeno del fumetto manga giapponese sta avvicinando tantissimi giovanissimi alla lettura, parliamo di ragazzini dagli 8 anni, fino a 27 anni; grazie al fumetto manga si agganciano nuovi clienti e nuovi lettori, anche grazie alle illustrazioni e disegni di grandissimo pregio, avvicinandoli anche ad altri generi. Spesso i manga sono espliciti richiami alla letteratura classica, penso a Lovecraft o il Neil Gaiman di Sandman».
Quale il rapporto con i media nuovi e vecchi?
«I vari media sono ottimi strumenti per la promozione del libro e della cultura: non sono concorrenti. Le serie TV, Netflix e le piattaforme streaming non sono alternative alla lettura, ma la inducono, perché molti lettori ci chiedono libri di storie collegate a serie televisive. Penso ai libri di Lupin che sono dei classici della narrativa mondiale e che hanno trovato nuova vitalità grazie a serie TV accattivanti che li hanno riproposti. Ci sono stati dei fenomeni, come il libro “La canzone di Achille”, ispirato alla vicenda dell’amicizia tra Achille e Patroclo nell’Iliade, quindi un testo di narrativa assolutamente classica, straniera, libro che esisteva da una decina d’anni e che ha trovato un nuovo boom, rientrando nella Top Ten, rimanendoci per mesi interi, grazie a un passaparola su TikTok.
A parte questi fenomeni, posso garantirti che ci sono settori che tengono in piedi le librerie, come ad esempio i classici, probabilmente uno non lo penserebbe e invece continuiamo ad essere punto di riferimento come librerie perché abbiamo i classici: sono le ragazze, in prevalenza, sensibili a questo genere, ma anche i ragazzi per la letteratura straniera ed italiana di ‘800 e ‘900. Tantissimi giovani acquistano libri collegati alle nuove tecnologie, quindi o sono interessati a conoscere Elon Musk e le sue scoperte, le sue attività, come pure Jeff Bezos e quindi il mondo di Amazon o libri sul marketing e l’impresa digitale. Evidentemente tutte queste nuove tipologie di lavori inducono ad un approfondimento, e quindi molti si avvicinano a questo tipo di libri».
Cosa vi aspettate per il Natale ormai alle porte?
«Il libro rappresenta ancora una proposta non costosa di regalo, quindi molti, che a causa delle nuove difficoltà economiche e il libro resta comunque un’ottima idea, per tutte le fasce d’età, quindi anche un non lettore può sicuramente entrando in libreria trovare qualcosa che lo incuriosisca. Speriamo di poter resistere in una città come Barletta in cui c’è una vitalità e una domanda di cultura che proviamo, nel nostro piccolo, a colmare con la nostra offerta».