Home Politica 29 voti su 32 schede. Centrodestra (e non solo) compatto su Lanotte

29 voti su 32 schede. Centrodestra (e non solo) compatto su Lanotte

L'esponente di Forza Italia eletto al primo voto. Piovono preferenze anche dal centrosinistra

Un profilo individuato ormai da tempo, quello di Marcello Lanotte, per la presidenza del Consiglio Comunale, e ufficializzato nella giornata di ieri rispettando pienamente i pronostici della vigilia. E’ il quarantunenne esponente di Forza Italia, più volte consigliere comunale e assessore alle politiche sociali nel corso dell’ultima legislatura, a succedere a Sabino Dicataldo e a ricoprire il ruolo più importante dell’organo consultivo e propulsivo del comune.

La scelta di Lanotte apre ad alcune riflessioni. In primo luogo, la partenza della nuova amministrazione Cannito non ha commesso lo stesso errore della precedente, quella di impantanarsi in pericolose ”sabbie mobili” sulla nomina del presidente. L’individuazione di Dicataldo, quattro anni fa, era arrivata dopo lunghe ed estenuanti trattative, che avevano provocato non pochi malumori all’interno della maggioranza, con annesse minacce di dimissioni premature dello stesso Cannito. Questa volta, invece, il centrodestra si è mostrato compatto sulla figura di Lanotte, senza le sorprese che la politica, italiana ma soprattutto barlettana, riserva in queste occasioni. Un ”biglietto da visita” positivo per quanto riguarda la coalizione di governo e avvalorato dai ben 29 voti su 32 presi da Lanotte.

Non essendo la matematica un’opinione, è chiaro che, alle 21 preferenze (se si conta anche quella del sindaco ndr) dei consiglieri di centrodestra se ne siano aggiunte 8 dalle fila del centrosinistra, decisive per il successo al primo turno(necessari i 2/3 per la nomina secondo lo Statuto ndr). Di conseguenza c’è spazio per un nuovo livello di analisi sulla mancata strategia comune dell’opposizione, scelta che non è stata ben digerita dal consigliere regionale di Con, Giuseppe Tupputi , il quale ha parlato di ”accordi sottobanco che non fanno altro che nuocere alla stabilità della coalizione”. Vero è che il centrosinistra non avrebbe avuto comunque i numeri(il quorum sarebbe sceso e Lanotte sarebbe stato eletto al secondo turno ndr) per dire la sua nella nomina del presidente del Consiglio Comunale, ma è altrettanto evidente che l’alleanza progressista, lacerata dopo la sconfitta al ballottaggio, sia tutta da ricostruire e debba trovare nuovi equilibri interni tra classe dirigente e quadri dei partiti. Nel mentre, fa festa il centrodestra, che si porta a casa la presidenza e guarda con ulteriore ottimismo alle imminenti e chiacchieratissime elezioni politiche del prossimo 25 settembre.

A cura di Giacomo Colaprice

Exit mobile version