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Politiche 2022, la delusione del PD Bat-Gruppo Radicalità: «Shady Alizadeh era il nome giusto»

La nota: «Il territorio di riferimento e il circolo ci aveva creduto facendo questa indicazione»

«Carissimo segretario Letta, al tuo invito a fare proposte di candidature coraggiose ci avevamo creduto. Il circolo di Barletta, su suggerimento dell’area Radicalità, aveva indicato un nome di donna giovane che rappresenta non solo il circolo di Barletta, ma il territorio Andria Barletta per aver vissuto e militato nel PD in entrambe le città. Valore e percorso che ha trovato riconoscimento nel 2019 con la nomina diretta da parte del Segretario
Nicola Zingaretti nella Direzione Nazionale. Riconoscimento, questo, condiviso e celebrato pubblicamente dalla classe dirigente politica andriese». Lo scrive in una nota il PD-Gruppo Radicalità Puglia.

«Shady Alizadeh rappresenta una proposta femminile libera, autonoma svincolata dai notabilati locali. Shady rappresenta anche la comunità nazionale di coloro che venuti in Italia per ragioni politiche si sono integrati costruendo il loro futuro e quello dei loro figli.
Rappresenta giovani donne che in politica portano valori aggiunti sul piano culturale perché sono la sintesi della realtà del mondo attuale ma anche del mondo futuro, fuori da ogni provincialismo. Il territorio di riferimento e il circolo ci aveva creduto facendo questa indicazione, ci ha creduto anche il segretario regionale Lacarra portandolo a Roma nella rosa dei nomi che sono stati presentati.

Cos’è successo nel mentre per fare sì che l’indicazione fosse completamente esclusa dal listino alla camera? E cosa è successo perché una senatrice donna, che ha svolto il suo lavoro da sottosegretaria, Assuntela Messina, fosse esclusa a sua insaputa? Quali sono le ragioni, caro segretario, perché un territorio sia stato ignorato nelle sue indicazioni lasciando sguarnito un bacino di almeno centocinquantamila elettori che potevano trovare in quelle candidature motivi per andare alle urne e votare il nostro partito? Invece si è
scelta la bullizazione politica, si è scelto di ignorare le indicazioni provenienti dal territorio per vincolare ai propri interessi notabilari e di componente unica costruendo un listino a proprio uso e consumo. Cos’è successo, caro segretario, perché questa logica sia prevalsa su quella da te indicata? Noi ci avevamo creduto e siamo convinti che anche tu ancora ci credi. Nonostante l’umiliazione subita faremo comunque il nostro lavoro, perché abbiamo il problema di battere la destra. Una destra che nonostante la figura femminile di Giorgia Meloni, non prevede nel proprio programma niente che riguardi il miglioramento delle
condizioni delle donne, nessuna volontà a rimuovere gli ostacoli che permettano alle donne di evolversi ed emanciparsi. Non prevede nel suo programma il miglioramento delle condizioni di lavoro per i giovani e il loro futuro. Non prevede nel suo programma politiche di accoglienza e di integrazione sia per gli immigrati ma anche per tutti coloro i quali, cittadini italiani compresi, restano emarginati, incapaci di poter attuare uno scatto di miglioramento e di crescita economica e sociale perché discriminati per territorio, sia essi nati nel Sud Italia che in paesi esteri, per il genere, per la posizione sociale di provenienza. Riscatto questo che trova incarnazione nella figura in una giovane donna, Shady, e nell’impegno di tutta una militanza che ha quale moto quello di sostenere un ricambio generazionale politico che porti valore aggiunto ideologico alla nostra comunità

Tutto questo nel nostro programma ce l’abbiamo e in questo crediamo. Noi ci crediamo e faremo il nostro lavoro per battere questa destra anche nel nostro territorio».

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