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Cianci: “Non mi dimetto, sarà il sindaco a revocarmi”. E Cannito lo solleva dall’incarico

Si valuta la creazione di un consiglio di amministrazione

Michele Cianci non si dimette, costringendo il sindaco a revocargli l’incarico. L’amministratore unico di Barsa, la società di servizi ambientali interamente partecipata dal Comune di Barletta, non ritiene incompatibile la sua detenzione agli arresti domiciliari con la conduzione dell’azienda. La vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto, con l’accusa di concorso esterno in associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, non riguarda in alcun modo il suo ruolo di amministratore della Barsa. E Cianci ritiene, pertanto, di non dover procedere alle dimissioni.
Lo ha comunicato lo stesso interessato, collegato da remoto, dando lettura di un messaggio durante l’assemblea dei soci di Barsa convocata questa mattina nella sede aziendale. Di parere opposto il sindaco Cannito che, introducendo uno specifico ordine del giorno, ha proceduto alla revoca dell’incarico di amministratore unico di Barsa per giusta causa, con il parere favorevole del collegio sindacale. Cannito ha espresso riconoscenza a Cianci per il lavoro svolto e fiducia sulla sua innocenza. L’azienda sarà guidata dal collegio sindacale sino alla nomina di un nuovo organo amministrativo. È intenzione del sindaco Cannito proporre un consiglio d’amministrazione a 3 o 5 componenti.
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