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Il mondo riscopre De Nittis con la mostra di Washington

Una grande occasione di visibilità internazionale per Barletta e la Puglia

La più grande novità dell’esposizione organizzata a Washington D.C. in onore di Giuseppe De Nittis, riunendo una collezione di opere da tutto il mondo, compresa Barletta, è prima di tutto che il nostro Peppino vola per la prima volta negli Stati Uniti; inoltre, da questa esposizione, nasce il primo catalogo di oltre 250 pagine, stampato in lingua inglese, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia e dell’Istituto Culturale Italiano a Washington.

La riproduzione della “Colazione in Giardino” è l’Icona di questa importantissima esposizione. Immagine che gira sugli autobus della città americana già da diverse settimane e che trionfava ieri nella sala romana della Stampa Estera, dove è stata presentata “An Italian impressionist in Paris: Giuseppe de Nittis”, che si svolgerà dal prossimo 12 novembre al 12 febbraio nella capitale americana, precisamente nella prestigiosa sede della Phillips Collection di Washington. Non senza polemiche, sono state prestate ben 32 opere dalla collezione barlettana della pinacoteca De Nittis, che ricordiamo frutto della donazione della moglie Leontine Grouvelle alla città. Si tratta tuttavia di un’importante opportunità non solo per ridare valore all’artista a livello globale, ma anche di rispondere a quel necessario richiamo di visitatori e turisti nel territorio. Nel frattempo la Pinacoteca di Palazzo Della Marra non resterà sguarnita: prontamente allestita dallo stesso curatore di quella americana, una esposizione con dipinti che solitamente si trovano nei depositi del museo. L’evento internazionale, infatti, vuole rappresentare una sorta di ponte ideale fra gli USA e la Puglia, rendendosi portatrice sana di bellezza. Come ha detto il Governatore pugliese Michele Emiliano, questa mostra è un invito a visitare la Puglia e Barletta; cita Canne della Battaglia con la sua straordinaria storia e il progetto per la cittadella della musica concentrazionaria che si sta pian piano evolvendo a Barletta, ma anche le 2 medaglie d’oro per la Resistenza della città. Insomma, un biglietto da visita niente male. Collegata in streaming, la direttrice della Phillips Collection, Dorothy Kosinski, che ha ringraziato Barletta, sottolineando la «missione storica» di riportare in auge il nome dell’illustre impressionista, che, anche se è vissuto troppo poco per riuscire pienamente a far godere del suo prestigioso valore (38 anni), ha lasciato un importante ed indelebile segno a tutta la storia dell’Arte che questa mostra vuole sottolineare. Il sindaco Mino Cannito, ha ricordato quando nel 2019 ha incontrato a Washington il curatore Renato Miracco, sviluppando l’idea. «Eroica dedizione» quella del curatore, come definita dalla stessa direttrice americana.

Un progetto “coraggioso e ambizioso”, come lo ha definito il Sindaco di Barletta, che riunirà ben 74 opere di cui 60 a firma De Nittis, provenienti da vari musei del mondo, accompagnate da 14 opere di collezioni private e raffronti con opere di Degas, Manet, Caillebotte.

Presente alla conferenza stampa, moderata da Antonella Dipace, dell’ufficio stampa di Puglia Promozione, anche Anita Guarnieri, Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della BAT e FG, che ha inteso supportare l’importante operazione. La diplomazia culturale messa in campo dalla Regione Puglia e dal Comune di Barletta risponde a quelle dinamiche previste dagli scambi culturali più moderni al fine di attivare circuiti virtuosi; questo è stato l’impegno che ha voluto sottolineare Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia: «La grandezza di De Nittis è l’avere ben saldi i piedi nel Mezzogiorno d’Italia, e in particolare nella sua Puglia, la testa in Europa. Ma cittadino del mondo».

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