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Alla scoperta del De Nittis meno noto: le opere in deposito esposte al Palazzo della Marra

Per sostituire i capolavori volati in America

Le sue opere più iconiche e preziose sono volate in America, al The Philips Collection di Washington, dove rimarranno esposte dal 12 novembre al 12 febbraio. Ma la pinacoteca De Nittis non resterà sguarnita dei capolavori realizzati dal grande pittore barlettano. 28 opere, sino a pochi giorni fa relegate in deposito, sono ora a disposizione del pubblico che potrà ammirarle nelle sale del Palazzo della Marra sino alla conclusione della mostra americana. L’occasione per conoscere un De Nittis inedito in un nuovo allestimento della pinacoteca curato dal professor Renato Miracco. Paesaggi e ritratti raramente esposti in passato riempiono il vuoto lasciato dai capolavori volati negli Stati Uniti. Opere di straordinaria importanza come ”Uscita dal bosco” del 1877, “In Giardino” del 1880 o ”Alba in collina” dipinto nella sua casa di campagna in Francia. Nella nuova esposizione trovano spazio anche due preziose grafiche arrivate in prestito da collezionisti privati: un raro autoritratto a puntasecca del 1875, e “La dansouse Holoke-Go-Zen”, dedicato ad una danzatrice molto nota all’epoca di De Nittis che amava imitare danze giapponesi.

Parte oggi, invece, l’allestimento della mostra che per tre mesi vedrà De Nittis protagonista a Washington.

A febbraio, le 32 opere prestate al “The Philips Collection” di Washington torneranno a Barletta insieme ad un altro capolavoro raramente esposto del grande impressionista.

Il servizio.

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