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Uomo semicarbonizzato, sempre più concreta l’ipotesi che si tratti del 60enne tunisino scomparso

L'immobile dove vive è stato sottoposto a sequestro

Potrebbe appartenere ad un 60enne tunisino scomparso dalla sua abitazione ormai da tre giorni il cadavere semicarbonizzato ritrovato domenica mattina in contrada Petrera, nelle campagne di Barletta al confine con Andria. L’immobile nel quale l’uomo aveva stabilito la sua dimora, a ridosso della SS170, è stato posto sotto sequestro penale dalla Questura. Nel cortile è ancora tutto come lasciato dal 60enne: qualche sedia ed un divano, alcuni panni stesi, gli animali che amava allevare compreso il cane dal quale, dice chi lo conosceva, era inseparabile. Da qui parte una stradina di campagna che conduce esattamente al luogo dove è stato ritrovato il cadavere. La polizia ha acquisito le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del vicino distributore di benzina, per capire chi abbia percorso la SS170 tra sabato notte e domenica mattina e se qualcuno abbia riempito un recipiente di benzina per portarlo altrove. Il 60enne tunisino, conosciuto in zona con il nome di Eddie, era da oltre 10 anni in Italia, ben integrato nella sua nuova comunità. Venerdì scorso, ad alcuni conoscenti, aveva annunciato che da lì a pochi giorni sarebbe tornato nel suo Paese. Impossibile prima dell’autopsia disposta in giornata stabilire se il corpo ritrovato semicarbonizzato appartenga effettivamente al 60enne tunisino su cui la Polizia sta indagando. Le fiamme hanno reso irriconoscibile il volto e sul cadavere non sono stati trovati documenti. L’ipotesi del suicidio è quella maggiormente tenuta in considerazione dagli inquirenti, che pure non trascurano la pista dell’omicidio: la possibilità, cioè, che l’uomo sia stato ucciso altrove e poi portato nelle campagne tra Barletta e Andria per essere dato alle fiamme.

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