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Canottaggio, fra sport e salute per gli over 65 alla Lega Navale

Presentato il progetto "Sport e terapia integrata" per corsi presso la sede dell'associazione

Sport, salute, inclusione: questo il senso del progetto “Sport e terapia integrata”, presentato questa mattina presso la sede barlettana della Lega Navale, alla presenza dei presidenti Roberto Rizzi (Federazione Canottaggio – Puglia) e Giuseppe Gammarota (Lega Navale-sez. Barletta).

La sede nautica dell’associazione è stata teatro di una presentazione per la stampa di questo progetto finanziato da “sport & salute” e sottoscritto dalla Federazione Italiana Canottaggio e Federsanità. Il progetto è volto a promuovere la disciplina del canottaggio, attività sportiva completa, che offre riconosciuti benefici fisico-motori, oltre che psicologici. Per questo si prevede di attivare dei corsi di Canottaggio rivolti alle persone con patologie oncologiche e non solo, ma anche a semplici appassionati over 65. Il fine è quello di aumentare il benessere di soci e non solo.Canottaggio

«Questo è un progetto nato per la sensibilizzazione alle attività sportive – così Roberto Rizzi presidente regionale della Federazione Canottaggio Italiana – al quale la Lega Navale Italiana ha voluto da subito aderire. Si consente ai malati oncologici o agli over 65 di praticare sport a un costo irrisorio, perché il 60% di questa attività viene finanziata da “Sport & Salute”, per cui con soli 240 euro i praticanti potranno fare sport, quindi canottaggio e attività motorie di base, per due volte alla settimana per otto mesi all’interno della struttura della Lega Navale». Oltre a questo progetto l’associazione di via Cristoforo Colombo ha aderito al progetto “Remare in libertà” con il Ministero di Grazia e Giustizia, grazie al quale alcuni ragazzi affidati ai servizi sociali potranno svolgere attività di canottaggio fino alla fine del 2023

Presente per i saluti istituzionali anche il nuovo assessore comunale allo Sport, Marcello Degennaro: «Questo è aperto agli enti del Terzo settore, attraverso anche la gestione affidata ad una società capofila, per cui è un sistema che può creare una coesione fra associazioni ed enti. Mi propongo come assessore allo Sport della città di seguire in prima persona le Società e di organizzare a breve un incontro in vista delle scadenze di questi bandi che sono orientati sia all’inclusione sia ad altre situazioni di disagio, parlo di sport nei quartieri, sport over 65, sport nelle carceri».

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