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“Toro Scatenato” alla Multisala Paolillo mercoledì 10 maggio

Sul grande schermo la versione restaurata del film di Martin Scorsese

Mercoledì 10 maggio (ore 21.15) arriva alla Multisala Paolillo “Toro Scatenato” celebre capolavoro internazionale diventato leggenda e premiato con due Oscar: migliore attore protagonista e miglior montaggio. Opera vincente di Martin Scorsese, torna a cinema dopo il recente restauro in 4K. Il film, uscito nel 1980, ha segnato la quarta collaborazione tra il regista e Robert De Niro che veste i panni di Jack La Motta, uno dei più grandi pugili di sempre. La pellicola narra l’ascesa e la caduta del boxeur. Indimenticabile l’ombra di La Motta che saltella sul ring sulle note della Cavalleria Rusticana di Mascagni. Scorsese per allestire questo affresco, entrato nell’immaginario collettivo, si circonda di straordinari tecnici. La magnifica fotografia in bianco e nero porta la firma di Michael Chapman, il montaggio, invece, è targato Thelma Schoonmaker.

La genesi del film, tuttavia, è complessa e travagliata. Robert De Niro, dopo aver letto “Raging Bull: My Story”, autobiografia di La Motta, si innamora del personaggio. Vuole essere il Toro del Bronx e vuole che sia Martin Scorsese a dirigere il lungometraggio. Ci vorranno un po’ di anni e varie vicissitudini prima dell’assenso completo del regista.
De Niro si allenerà 18 mesi con Jack La Motta per prepararsi e ingrasserà di 30 chili per raccontare il declino del campione. Preoccupato per un simile aumento di peso Scorsese ridurrà i giorni di lavorazione da 17 a 10.

Al netto della eccezionale interpretazione di De Niro, premiata con la statuetta, l’altro punto di forza di Toro Scatenato è Joe Pesci, che impersona Joey, fratello minore del pugile. La complicità e l’amicizia tra i due artisti consente al cineasta di improvvisare molte scene.
“Il tema del film è la sopravvivenza – ha dichiarato più volte Martin Scorsese – La Motta nel corso di una vita inimitabile, lotta fino all’ultimo sangue per sopravvivere a sé stesso, tentando vanamente di non precipitare nella spirale delle proprie nevrosi e dei propri fallimenti”. “Combattimenti regolari non esistono” aggiunge Scorsese, riferendosi, forse più alla vita che allo sport, e mostrando la fatica immane che ognuno deve affrontare sul proprio ring privato. La figura mitica di Jake La Motta, il suo corpo martoriato, il film intriso di brutalità, finisce per divenire una lezione malinconica sul tempo e sulla vocazione distruttiva dello spettacolo. Cult Movie, Toro Scatenato prosegue a danzare eternamente sul ring della cinematografia mondiale. Grazie a De Niro, a Scorsese, entrambi di origini italiane. Grazie a Lucky Red per la versione restaurata.

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