Una domenica di pioggia non ha fermato i giovani motociclisti dell’associazione Mi Vida Moto Crew, sempre in prima linea per portare a Barletta la loro forte passione per le moto unita all’impegno solidale verso i più deboli. Il 14 maggio il lido Que Cuba, sul litorale di ponente, ha ospitato l’incontro tra i rappresentanti del gruppo di amanti delle due  ruote e alcuni ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico. L’incontro, accompagnato da musica dal vivo ed un’animazione rivolta proprio ai giovani protagonisti dell’evento, ha avuto come fine quello di supportare la nascita della MotoTerapia in Puglia. Una giornata molto partecipata e che ha visto presenti tante famiglie, ma anche centri e cooperative che seguono i ragazzi autistici, insieme al dr. Luca Nuzzo, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. Così l’associazione, venuta a conoscenza della nuova metodologia, ha deciso di portarla in Puglia, dove non è ancora conosciuta ed utilizzata.

Il primo approccio, come ha spiegato Nuzzo, si svolge in una palestra con moto elettriche che non fanno rumore. Gradualmente poi, i ragazzi potranno arrivare ad utilizzare veri e propri motoveicoli in strada. Tutto il percorso di formazione viene accompagnato da piloti in possesso di un patentino specifico per poter seguire i ragazzi. Durante le sedute i bambini o ragazzi autistici utilizzano tutte le protezioni che consentono lo svolgimento delle stesse in totale sicurezza, come giubbini airbag e caschi. La fascia di età interessata va dai 5 ai 18 anni con obiettivi sociosanitari e attraverso specifiche metodologie riabilitative innovative. Numerosi sono i miglioramenti certificati: dall’aumento dei tempi di attenzione, ad un miglioramento della tolleranza ai rumori, della cognizione dello spazio e del tempo, dei tempi di reazione e risposta agli stimoli quasi azzerati, condizioni che permettono un conseguente potenziamento della socializzazione grazie ad una maggiore tranquillità ed una predisposizione alla percezione del mondo esterno. Oltre ai miglioramenti clinici, l’obiettivo è anche l’inclusione sociale e la sensibilizzazione della società su questo disturbo, risultando, la poca conoscenza, un elemento di maggiore disabilità sociale per questi bambini e ragazzi.

«Ciò che ho riscontrato nelle famiglie incontrate è un grande paura per il futuro e per il momento in cui i genitori non ci saranno più per i loro figli autistici -sottolinea Marya Porcelluzzi, collaboratrice dell’associazione– Questa iniziativa può essere senza dubbio un modo per rendere i ragazzi più indipendenti. Si dovrebbe sensibilizzare maggiormente su questa tematica soprattutto nelle scuole, dove gli insegnanti potrebbero risultare non adeguatamente preparati. All’incontro è stata presente soltanto una docente di sostegno che ha visibilmente provato una forte emozione per tutta la durata della presentazione».

Il progetto dunque -previa valutazione con una scheda tecnica del tipo e grado di autismo del partecipante- si svolgerà finalmente anche a Barletta, con l’aiuto della neuropsicomotricista Clementina Sfregola, a titolo gratuito e totalmente finanziato dall’associazione degli appassionati del Mi Vida Moto Crew. Un rapporto, quello tra l’associazione e la solidarietà, molto solido. Ce lo ricorda il volto felice dei piccoli pazienti dell’ospedale Dimiccoli a Barletta, che continuano a giocare con i regali consegnati a Natale 2022 dai soci dell’associazione. Il felice “corollario” di un gesto di bontà ben più importante: il dono al reparto di pediatria di un bilirubinometro transcutaneo.

 

a cura di Francesca Caputo