Niente ripescaggio in Serie D per il Barletta ma nessun ridimensionamento nel progetto tecnico. Parola del presidente biancorosso Marco Arturo Romano, intervenuto nella conferenza stampa odierna al pari di Riccardo Lattanzio e Vito Lavopa, tra i ”fiori all’occhiello” dell’ultima campagna acquisti.
”Per quanto riguarda il ripescaggio-esordisce Romano-posso dire che abbiamo fatto tutto il necessario. Siamo stati come sapete sempre realisti e sapevamo che fosse difficile considerando i criteri utilizzati. Ripartiamo dal campionato di Eccellenza con una squadra forte, tecnica e costruita per vincere. Ci caleremo in questa realtà rispettando gli avversari e che affronteremo un torneo che si preannuncia molto agonistico. Nessuno ha mai vinto campionati sul campo, dobbiamo dimostrare sul campo di essere una squadra forte. Mercato? Siamo quasi al completo, forse potremmo puntellare con un ultimo colpetto”.
Entusiasmo per Vito Lavopa e Riccardo Lattanzio, che tornano a Barletta a distanza di un anno. ”Avevo offerte anche dalla Serie D-commenta Lattanzio-ma volevo fortemente tornare a vestire questi colori. Giocherò per la prima volta l’Eccellenza ma lo farò in una piazza che non ha bisogno di presentazioni. Arrivo in una realtà diversa rispetto a quella di due anni fa, ma i primi giorni sono stati positivi e stiamo facendo gruppo. Ci sono dettagli che vanno oltre il campo, come le cene di squadra, che non vogliamo trascurare. Importante creare un contesto positivo fuori prima che dentro il rettangolo di gioco”.
Chiosa finale del presidente sul rapporto con l’Audace Barletta. ”Il rapporto è buono. Sappiamo che ci troviamo in una situazione dettata dall’assenza di strutture e ci siamo venuti tutti incontro. Spero che già dalla prossima stagione possiamo usufruire di più strutture, perché non dimentichiamo che quello del ‘Puttilli’ è un manto erboso in erba naturale e un suo uso frequente potrebbe comportare problemi. Attendiamo anche novità dall’amministrazione per l’uso del ‘Simeone’ per la routine degli allenamenti”.
A cura di Giacomo Colaprice