Home Attualità Inaugurata Biblioteca a San Domenico, ma è flop per l’accessibilità

Inaugurata Biblioteca a San Domenico, ma è flop per l’accessibilità

Ascensori rotti alla prima: disabili fermi solo al primo piano

Archiviata l’apertura dell’ex convento di San Domenico in via Cavour, adibita principalmente ad una delle sedi della Biblioteca comunale “Community Library”, insomma un accrescimento del sistema bibliotecario già esistente in città.

Ma le note amare non mancano già dall’inizio: un bel lavoro di restauro, che regalerà spazi ampi e luminosi per la lettura, ma un vero e proprio flop per l’accessibilità. Subito la prima barriera architettonica, all’ingresso del portone principale: sei scalini impediscono di arrivare al piano rialzato ed eventualmente di accedere al bel cortile interno (ex chiostro). L’impossibilità di superare tale ostacolo è resa dall’assenza di un montascale sebbene fosse presente in passato, quindi oggi rimosso inspiegabilmente; posto che i disabili non amano tale strumento per superare gli ostacoli, ma come dire di male in peggio!

Non finisce qui: il disabile viene accompagnato all’ingresso laterale per poter prendere un ascensore (che era lì da diversi anni): dopo una salita “burrascosa” in cui l’ascensore si è bloccato per alcuni secondi ed è mancata la luce per quasi tutto il percorso. Incidenti che possono capitare (?). Tuttavia i disabili arrivano solo al primo piano e non a quello rialzato.

Costretti alla “piccionaia” durante la cerimonia inaugurale, atteso il Sindaco per denunciare la non accessibilità, ci si è imbattuti in frasi di circostanza da parte di tanti cittadini accorsi. Se questa è la prima figuriamoci…

La cosa “divertente” è che nel comunicato stampa del Comune, Cannito dichiarava «Biblioteca pubblica dotata di impianti tecnologicamente avanzati senza barriere architettoniche». Inoltre su facebook si va deridendo l’immagine dei bagni che dovrebbero essere attrezzati. Chi sbaglia in queste cose? Speriamo in un rapido adempimento a quelle che restano gravi carenze.

Intanto, migliora la tecnologia e gli strumenti per superare tali problematiche, ma del resto siamo stanchi di tornare al paragone con il Castello di Barletta, illegale e inaccessibile, per cui non riponiamo ormai grandi aspettative sul tema per il futuro visto il presente.

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