Il grande protagonista di questo avvio di stagione da record del Barletta. Nicola Strambelli, ”match winner” dello scontro diretto vinto con la Polimnia, non ha certo bisogno di presentazioni. Otto gol realizzati tra campionato e coppa, nove assist, ma soprattutto una leadership naturale per un giocatore decisamente di categorie superiori e che il club biancorosso è pronto a blindare. Il fantasista barese, ex Fidelis Andria, Reggina e Casarano tra le altre, è intervenuto ai nostri microfoni per fare un primo bilancio su questo scorcio di stagione.

”Sicuramente la cornice di domenica è stata stupenda-esordisce-poi giocare nella piazza di Barletta è qualcosa di molto forte. Siamo contenti di regalare gioie a tanta gente che l’anno scorso ha sofferto abbastanza per la retrocessione. Siamo pronti a lottare su ogni campo e cercare di riportare il Barletta in Serie D, perché 5-6000 persone allo stadio in Eccellenza sono difficili da trovare. Sono numeri che può fare solo una grande piazza come quella di Barletta e che merita altro”.

Sul suo ritorno in Eccellenza. ”Erano tantissimi anni, ho giocato in questa categoria tanto tempo fa. L’ho fatto solo perché la piazza si chiama Barletta, decidendo di sposare questo progetto e di tornare a calcare questi campi. Si tratta di un campionato difficile, livellato e tante squadre puntano a salire. Abbiamo un buon vantaggio, ma ci sarà da lottare fino alla fine perché non ci regaleranno nulla”.

L’ambiente di Barletta e le aspettative per il futuro. ”Mi trovo benissimo, c’è gente che fa calcio e sa fare calcio. Questo è un vantaggio a nostro favore, così come quello di avere un gruppo composto da uomini veri. Credo e spero insieme ai miei compagni di portare il Barletta nel più breve tempo possibile in Serie D e poi mi auguro, semmai dovessi restare, di portare la società ancora più in alto e in altre categorie. Mi piacerebbe, ma manca ancora tanto. C’è un campionato da vincere e poi eventualmente un altro da programmare”.

A cura di Giacomo Colaprice