Parte la stagione teatrale di prosa al Curci con “Gli insospettabili”. Questa sera alle 20.30 Fabio Troiano e Claudio Gregori (Greg) portano in scena un testo di Shaffer diretto da Fabrizio Coniglio che ne ha curato anche l’adattamento in tandem con Massimo Dapporto. Una pièce attuale, un giallo intriso di crudeltà, ironia, comicità. Una guerra feroce e incalzante tra due narcisisti. “L’aspetto più interessante di questo meraviglioso testo è che il desiderio di prevalere e vincere sull’avversario è, di fatto, molto più forte dell’amore per la donna contesa” si legge nelle note di regia. Sfumature e atmosfere drammatiche e grottesche, tra sorrisi e divertimento, sfociano in tragedie. Sul palco due personaggi vittime di sé stessi e della loro solitudine: lo scrittore Andrew Wyke (Greg) e Milo Tindle (parrucchiere di origini italiane). Il primo sa che l’altro è l’amante di sua moglie Margherita. Gli spettatori vivranno un duello estremamente avvincente, riproduzione della ovvietà di comportamenti quotidiani contemporanei.
La “prima nazionale” de “Gli insospettabili” a Barletta inorgoglisce e galvanizza gli attori e l’intero staff della produzione targata Teatro e Società (aiuto regista Maria Chiara Augenti, musiche Guido Ruggeri). Dalla commedia è stata tratta anche una importante opera cinematografica firmata da Mankievicz con Laurence Olivier e Michael Caine. Il remake nel 2007 diretto da Branagh registra nuovamente la presenza di Caine con Jude Law. La modernità del testo dello scrittore inglese Shaffer, le curiosità dell’allestimento scenico, l’eternità dei classici, alcuni dei temi al centro dell’incontro tra pubblico e artisti, in programma domani 9 novembre alle ore 18.30 nel foyer del Curci: una occasione unica per dialogare con gli interpreti della pièce. Interviene l’assessore alla cultura Oronzo Cilli.
La stagione teatrale del Curci è messa a punto dal Comune di Barletta in collaborazione con Puglia Culture. Dopo il debutto di oggi, si replica domani (ore 20.30) e domenica 10 novembre (ore 18.30).
A cura di Floriana Tolve