Lavori fermi da mesi ma pronti a ripartire a Villa Bonelli, storico parco cittadino di Barletta, chiuso al pubblico dopo l’avvio di un progetto di riqualificazione da 2 milioni di euro finanziato con fondi del PNRR del Ministero della Cultura. Il cantiere, avviato il 9 ottobre 2024, doveva concludersi il 7 maggio 2025. Previsto il rifacimento completo di impiantistica, pavimentazione, verde, illuminazione e bagni pubblici ma anche il restauro delle fontane, della serra e del muro di cinta. Tutto si era bloccato per un lungo stop imposto dalla Soprintendenza, che ha richiesto modifiche progettuali, in particolare sulla realizzazione e dislocazione dei bagni pubblici. Un’interlocuzione tecnica che ha congelato i lavori per settimane. Ora, dal Comune fanno sapere che possono riprendere. Ma c’è un problema: la scadenza del finanziamento PNRR è fissata per fine luglio. Troppo poco il tempo a disposizione dell’impresa, a meno che da Roma non arrivi una proroga, che – sostiene l’amministrazione Cannito – dovrebbe essere concessa automaticamente, visto che lo stop non è dipeso dal Comune. Ma le opposizioni incalzano. I consiglieri di Coalizione Civica chiedono chiarimenti pubblici e parlano di una città privata troppo a lungo del suo parco
Nel frattempo un’altra opera pubblica rischia di rimanere bloccata sul nascere: si tratta dei lavori per l’adeguamento sismico della scuola Massimo D’Azeglio. Il Comune è pronto a far partire il cantiere dal 1 luglio, con il trasferimento delle classi in altri istituti cittadini. Durata prevista: 420 giorni. Ma anche in questo caso, pesa la scadenza del finanziamento PNRR da oltre 3 milioni di euro, fissata per la primavera 2026, quando i lavori saranno ancora in corso. Senza una proroga ufficiale da parte del Governo, il cantiere non potrà partire. Il sindaco Cannito è in attesa di una risposta da Roma che tarda ad arrivare. Nel frattempo, Coalizione Civica ha chiesto un consiglio comunale monotematico sulla gestione dei fondi PNRR, denunciando una mancanza di programmazione.
