Cambia la tipologia del finanziamento. Cambia la tempistica. E potrebbe cambiare, addirittura, anche il progetto originario, quello con cui tutto era cominciato nel 2017. A Barletta, i tanto attesi lavori di adeguamento sismico della scuola primaria Massimo D’Azeglio rischiano ora di subire una vera e propria rivoluzione, dopo il benestare del Ministro dell’Interno, Foti, a modificare la linea di finanziamento delle opere, non più il PNRR con i suoi tempi stringenti, ma fondi statali.
Tante le novità emerse dal confronto tra sindaco e comunità scolastica organizzato dai consiglieri comunali di opposizione, Michela Diviccaro e Pinuccio Paolillo. La prima rassicurazione riguarda i fondi: gli oltre 3 milioni di euro del PNRR non sono andati persi ma restano a disposizione del progetto.
La seconda novità è che non c’è più una data di avvio del cantiere dal momento che il progetto iniziale, su suggerimento della Soprintendenza, potrebbe subire una significativa trasformazione finalizzata ad accelerare i tempi e a diminuire i costi.
Con la chiusura dell’D’Azeglio, sei sezioni della primaria saranno trasferite nella scuola “Musti-Dimiccoli”, altre sei confluiranno nell’istituto “De Nittis”. Le sette sezioni della scuola dell’infanzia, invece, troveranno spazio alla “Principe di Napoli” una volta conclusi i lavori di adeguamento.
Il confronto pubblico, ospitato nella chiesa di San Michele, ha registrato momenti anche molto tesi. Famiglie e docenti hanno contestato l’idea di trovare solo adesso nuove soluzioni progettuali, quando il piano originario è fermo da sette anni. La dirigente della “D’Azeglio”, Concetta Corvasce, ha chiesto trasparenza sui prossimi passaggi, a partire da un nuovo cronoprogramma che indichi con precisione date e modalità del trasferimento di classi e materiali.
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