È iniziato oggi, 5 agosto, in Commissione Giustizia al Senato l’iter per l’approvazione del disegno di legge n. 1506 a contrasto dei furti d’auto, che vede primo firmatario il senatore di Forza Italia e capogruppo in Commissione Bilancio Dario Damiani, insieme al presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri e al collega Pierantonio Zanettin.
Il senatore Damiani è intervenuto in commissione Giustizia presentando la sua proposta legislativa, finalizzata ad introdurre sanzioni e strumenti d’indagine più adeguati ed efficaci per arginare un fenomeno dilagante sull’intero territorio nazionale come il furto di veicoli destinati soprattutto alle loro singole componenti nel mercato della ricettazione. «Si incardina oggi un percorso che mi auguro possa rapidamente concludersi con un provvedimento legislativo che ho potuto constatare essere molto atteso dai cittadini, esasperati dalla intollerabile frequenza di questo specifico reato», ha dichiarato il senatore Damiani durante la presentazione.
Il disegno di legge n. 1506 è composto da tre articoli che introducono modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354. L’inasprimento sanzionatorio avrà l’effetto di aumentare le potenzialità investigative, rendendo possibile il ricorso alle intercettazioni di conversazioni per questo tipo di reati. Tra le principali novità previste dal ddl, viene introdotto l’arresto obbligatorio in flagranza di reato e la confisca obbligatoria, anche per equivalente, del profitto del reato. Il provvedimento prevede inoltre l’inasprimento delle sanzioni relative alla ricettazione di autoveicoli o motocicli derivanti dal reato di furto aggravato dalla nuova circostanza.
Per garantire la certezza della pena, il disegno di legge stabilisce che la commissione di questo reato aggravato di autoveicoli diventi ostativa alla concessione dei benefici penitenziari, impedendo quindi ai condannati per questo tipo di reati di accedere a misure alternative alla detenzione. La proposta legislativa risponde all’esigenza di fornire strumenti più efficaci alle forze dell’ordine e alla magistratura per contrastare un fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un significativo incremento su tutto il territorio nazionale, causando non solo danni economici ai proprietari dei veicoli ma anche alimentando circuiti criminali legati al mercato illegale dei pezzi di ricambio.





































