Home arte Dodici opere d’arte del Museo Civico esposte alla mostra Restituzioni a Roma

Dodici opere d’arte del Museo Civico esposte alla mostra Restituzioni a Roma

117 opere provenienti da tutta Italia

Undici disegni e una incisione, conservati nel Museo Civico di Barletta, saranno esposti dal 28 Ottobre 2025 al 18 Gennaio 2026 all’interno della mostra “Restituzioni 2025 – Ventesima edizione”, allestita nella prestigiosa sede del Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Il progetto più che ventennale “Restituzioni” espone, in questa edizione, 117 opere provenienti da tutta Italia, selezionate dagli organizzatori insieme a 51 enti di tutela (Soprintendenze, Direzioni Regionali Musei Nazionali e Musei autonomi) e appartenenti a 67 enti proprietari, tra musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, siti archeologici. La XX edizione coinvolge tutto il territorio nazionale e copre un arco cronologico di 35 secoli, spaziando dall’antichità al contemporaneo, in modo da fornire un ampio panorama del patrimonio artistico italiano. “Restituzioni” presenta manufatti provenienti – come detto – da tutte le regioni italiane e una collaborazione internazionale Italia-Belgio, con il recupero del retablo con la Adorazione dei Magi della chiesa milanese dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore, operato dall’Institut Royal du Patrimoine Artistique (IRPA) di Bruxelles.

Durante il periodo espositivo sarà possibile ammirare non solo opere di artisti più noti al grande pubblico (Giovanni Bellini, Bartolomeo Vivarini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi, Pino Pascali), ma anche oggetti “particolari” che testimoniano la varietà e peculiarità del patrimonio artistico italiano, offrendo l’occasione per interventi di restauro interessanti per tecnica e metodologie. Per la prima volta, Restituzioni apre agli strumenti scientifici, con una macchina planetaria dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Le dodici opere del Museo Civico di Barletta spaziano da una interessantissima seicentesca Cena di Emmaus del genovese Domenico Piola, a studi riconducibili alla scuola napoletana dei Sei e Settecento (Francesco Solimena, Paolo De Matteis, Francesco de Mura, Antonio Baldi). Di particolare interesse un nucleo di opere di ambito settentrionale, toscano e veneziano, variamente databili tra Cinque e Settecento (Polidoro Caldara detto Polidoro da Caravaggio, Cristofano Allori, Pietro Antonio Novelli), oltre ad un enigmatico artista che si firma con il monogramma “NTR”. L’incisione, riconducibile al veneziano Francesco Novelli, è desunta dal noto Ritratto dell’orafo Jan Lutma il Vecchio di Rembrandt Harmenszoon van Rijn. Anche la scuola artistica barlettana del Novecento è presente con un foglio di Vincenzo De Stefano.

Gli undici disegni e la stampa, selezionati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio BAT e Foggia, di concerto con lo storico dell’arte del Museo Civico di Barletta, sono stati oggetto di un accurato intervento di restauro sotto l’alta vigilanza dei funzionari della Soprintendenza competente. Accurate schede critiche, redatte da storici dell’arte, illustrano le opere all’interno del prestigioso catalogo e della guida alla mostra. L’inaugurazione è prevista lunedì 27 Ottobre alle ore 18,30.

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