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#AslBatDay, Emiliano in visita a Barletta: “Sanità in miglioramento”

Il governatore ha toccato anche Bisceglie e Canosa

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, accompagnato dalla Direzione Generale, ha visitato questa mattina alcune strutture della Asl Bt, in particolare quelle di Bisceglie, Barletta e Canosa, al centro di importanti processi di rinnovamento. Una riorganizzazione dei servizi che sta ambiando il volto alla sanità pugliese, incrociando sempre di più le esigenze della popolazione. “Stiamo riorganizzando i servizi sanitari – ha detto il Presidente Emiliano nel corso delle visite di questa mattina – non ci sono ospedali chiusi ma solo trasformati. Stiamo facendo un lavoro molto importante e delicato, con l’aiuto dei moltissimi operatori sanitari e dei tanti sindaci, che ringrazio di cuore, e che si sono messi accanto a noi, al nostro fianco. Non è semplice e neanche scontato, perché quando arriva la protesta è molto facile dare la responsabilità al Presidente della Regione. Bene, i sindaci della Puglia non si comportano così. Affrontano le situazioni, controllano che noi manteniamo gli impegni, però sono consapevoli che la razionalizzazione della sanità pugliese non si può fare mantenendo ospedali vecchi, inutili e pericolosi così come erano 30 anni fa. Non ce lo possiamo permettere e non è consentito dalla legge. Il piano di riordino, voglio ricordarlo ancora una volta, non è stato un mio capriccio, ma un obbligo previsto dal Decreto Ministeriale 70”.

“Quando apriamo un reparto o inauguriamo una nuova struttura – ha detto Emiliano – abbiamo fatto la metà del nostro dovere. È chiaro infatti  che servono anche le assunzioni. Speriamo di riuscire a poterle completare in fretta perché nei reparti hanno ne hanno bisogno. Abbiamo recuperato più di dieci posti in Italia nei Livelli essenziali di assistenza pur avendo 15mila addetti in meno rispetto all’Emilia Romagna a parità di abitanti. Siamo una regione che in pochi anni è migliorata tantissimo”.

 Entrando nello specifico dei servizi mantenuti e potenziati, Emiliano ha sottolineato “l’attivazione a Canosa – dove a breve sarà tutto pronto per accogliere le lungodegenze – di nuove sale operatorie per la piccola chirurgia che non richiede ricovero e che abbatterà le liste di attesa”, il potenziamento dell’ospedale di Bisceglie con l’inaugurazione della geriatria, “una cosa che avevamo promesso di fare in passato e che oggi abbiamo realizzato”, l’apertura di Gastroenterologia che si è spostata da Trani a Barletta e l’avvio dei lavori per il nuovo Pronto soccorso del Dimiccoli, secondo le linee guida regionali di Hospitality e infine la salvaguardia del punto nascita di Bisceglie.

“Per noi è stato di fondamentale importanza salvaguardare il punto nascita di Bisceglie – ha concluso il Presidente – del resto non era mai stato nelle nostre intenzioni chiuderlo. Anzi mi auguro che proprio questa riflessione sul Punto nascita di Bisceglie possa far cambiare idea al Ministero della Salute, in generale sulla rete dei Punti Nascita. Non è detto infatti che il numero dei parti debba essere così decisivo. Ci sono anche altre considerazioni e ragionamenti che vanno fatti. E in questo caso, pur non avendo pienamente il target previsto dalle leggi, noi pensiamo che questo Punto nascita debba rimanere in funzione soprattutto per una ragione. Qui c’è la rianimazione e, in tutta sincerità, chiudere un Punto nascita in presenza di rianimazione è una follia. Il Punto nascita di Bisceglie c’è e nessuno lo tocca”.

 “Siamo in continuo fermento – ha aggiunto Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt – cantieri, percorsi diagnostici-terapeutici, riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sono presenti in tutte le strutture del territorio. Stiamo dando seguito alle disposizioni ministeriali e regionali, puntando sulla piena operatività dei Presidi Territoriali di Assistenza. A Trani il Pta è una realtà qualificata e diversificata che garantisce diagnosi, specialistica ambulatoriale e un servizio di day service apprezzato da clinici e pazienti. A Canosa l’attivazione del day service è il segnale dell’avvio di un cambiamento importante che a breve potrà contare su attività di riabilitazione fisica e cardiologica ma anche sul Centro Risvegli, tra i pochi di Puglia. Ad Andria, dove pure registriamo notizie incoraggianti sul nuovo ospedale, sono in corso i lavori al sesto pianto per la Medicina e la Urologia mentre il parco macchine a breve si arricchirà di un nuovo angiografo, una nuova Tac e un mammografo di nuova generazione”.

“L’elenco dei lavori però – ha concluso Delle Donne – non riesce a dare il senso del cambiamento se non associato al racconto del lavoro incessante e incalzante che stanno sostenendo su tutto il territorio gli amministrativi e i sanitari, spesso chiamati a lavorare in condizioni di carenze di organico. A luglio abbiamo deliberato il Piano dei fabbisogni del personale che ha dato il via libera a una serie di procedure di reclutamento già in corso per diverse branche di specializzazione”. 

Barletta

All’ospedale Dimiccoli di Barletta il Presidente ha visitato il reparto di Gastroenterologia diretto dal dottor William Francesco Guglielmi che da Trani si è spostato al Dimiccoli, garantendo il completamento delle procedure di piena realizzazione del Presidio Territoriale di Assistenza di Trani e migliorando l’offerta clinica di diagnosi e cura dell’ospedale di Barletta. La struttura è dotata di 14 posti letto a cui sia aggiungono altri due posti letto dedicati al day hospital.

 

A Barletta il Presidente ha visitato anche il Pronto Soccorso dove negli ultimi mesi sono state portate a compimento importanti novità organizzative e dove a breve saranno avviati altri lavori di riqualificazione dei percorsi di cura. Intanto è stato attivato il NAA, Nucleo Assistenziale Avanzato con 8 posti letto per la corretta gestione dei codici gialli. Un’area e una specifica organizzazione dedicata allo “sbarellamento” oggi consente di prendere in carico immediatamente i pazienti in codici gialli e verdi e di garantire l’immediato riutilizzo delle ambulanze 118 sul territorio.

 

Un eliminacode numerico garantisce oggi il rispetto della privacy e il corretto flusso dei pazienti che vengono chiamati con un numero e in base al colore di gravità. I lavori in corso che saranno avviati all’inizio di novembre, consentiranno inoltre di avere un Obi per l’osservazione breve intensiva anche fino a 48 ore – a vantaggio dei pazienti e della organizzazione ospedaliera – e di attivare una Tac dedicata per una diagnosi rapida. La riorganizzazione dei servizi, avviata solo a luglio, ha già fatto registrare significativi risultati in termini di tempi di attesa: per i codici verde i tempi di attesa misurati nello stesso periodo estivo del 2018 e del 2019 sono scesi da 85 minuti a 51 minuti, nonostante un aumento dei pazienti (più 188) mentre per i codici gialli il tempo di attesa è passato da 32 a 30 minuti ma i pazienti in più nel 2019 sono stati 451. In entrambi i casi, comunque, sono ampiamente rispettati i criteri qualità di riferimento stabiliti  a livello nazionale.

A Barletta è stata mostrata l’applicazione delle linee guida regionali Hospitality per l’accoglienza e la comunicazione integrata: sono state già riqualificate le aree esterne e  buona parte delle aree di accoglienza interne dell’ingresso principale, il piano terra, la Gastroenterologia e il Pronto Soccorso.  Sempre al piano terra è stato anche realizzato uno spazio dedicato all’arte e alla bellezza per la condivisione di quadri, libri e riviste.

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