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Il futuro per i Giardini del Castello di Barletta: abbandono o nuova vita?

Strategia per contrastare il crimine o decisone definitiva?

La settimana scorsa siamo stati informati, attraverso un comunicato ufficiale dello staff del Sindaco, dell’imminente chiusura degli accessi laterali dei Giardini del Castello di Barletta “per motivi di sicurezza”.

Una decisione piuttosto importante, almeno tanto quanto la motivazione. Certo, il disagio per gli utenti, cittadini e non, sarà notevole. Sicuramente ciò trasformerà una delle poche realtà verdi di Barletta in una zona molto meno frequentata, anche solo di passaggio o di passeggio. Difficoltà per i turisti in gita nella città della Disfida visto che spesso i pullman con cui arrivano parcheggiano nella spiazzo antistante l’Inail, e perciò dovranno fare il giro per accedere al Castello. Anche chi dal centro storico vuole ‘tagliare’ per passeggiare verso la litoranea di Levante percorrendo viale Regina Elena, sarà costretto a fare un percorso più lungo. Inoltre, i marciapiedi che costeggiano i Giardini sono spesso troppo stretti o impraticabili per i pedoni o i disabili in sedia a rotelle che dovranno spesso fare lo slalom tra le alberature con le radici fuoriuscite e i vari pali della segnaletica. Nulla di particolarmente preoccupante, ma speriamo che la chiusura non duri molto! Ci piacerebbe conoscere i tempi previsti, solo per scongiurare l’idea che anche questo spazio verrà lentamente abbandonato dai cittadini. Perché è ciò che accade se si rende difficilmente accessibile e frequentabile un luogo. Un paragone calzante ci viene dalla chiusura (non decisa dal Comune) del vicino “braccio” di Levante. La sicurezza prima di tutto comunque.

Sottrarre spazi pubblici non può essere una soluzione, tranne che per eventuali operazioni d’indagine o polizia ovviamente. Non è che togliendo spazio ad eventuali crimini, togliamo spazio alla cittadinanza? Un luogo molto frequentato in tutte le stagioni, da tutte le età. Ma sicuramente si tratterà di una soluzione momentanea.

Tuttavia, non possiamo non vedere le condizioni di un luogo donato nuovamente ai barlettani dall’amministrazione di Francesco Salerno. Già più volte segnalata l’illuminazione che appare a dir poco scarsa: in alcuni punti si fa difficoltà a vedere “dove si mettono i piedi” durante le ore serali. Le luci sostituite recentemente paiono infatti poco efficaci. Le lampade che illuminavano il percorso, quelle applicate là dove ci sono le bordure in pietra per sedersi, sono completamente spente ovunque ormai da molto tempo. A proposito di quelle bordure: risultano completamente rotte in alcuni punti!

Restano vuoti alcuni spazi prima coperti da palme, che il punteruolo rosso ci ha portato via; perché non pensiamo a sostituirle con nuove piantumazioni anziché con delle fioriere. Inoltre, vorrei sollevare l’attenzione sui due “cannoni” monumentali, che sono parte dell’arredo storico della villa da molto tempo: il loro mantenimento non viene garantito con un’adeguata manutenzione, come meriterebbe la memoria storica che questi rappresentano, oltre ad essere un vero e proprio pericolo, soprattutto per i bambini che giocano lì vicino.

Insomma, auspichiamo una nuova vita per un’area fondamentale per la città.

 

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