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Consiglio comunale di Barletta, ritirati i provvedimenti su Piano Casa e Zone B5

Le opposizioni richiamano alla Partecipazione sui provvedimenti urbanistici

L’ultimo giorno dell’anno è tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Barletta presso la sala consigliare di via Zanardelli, in seconda convocazione dopo la mancanza del numero legale di ieri, che le opposizioni hanno rumorosamente sottolineato. Oggi, secondo il Regolamento comunale, è necessario soltanto un quorum di 11 consiglieri presenti per poter svolgere il ruolo della massima assise cittadina. Ciò è stata letta dalle opposizioni come una strategica decisione perché la maggioranza non aveva i numeri sufficienti per deliberare.

Tra le domande di attualità e interrogazioni, cui è stata dedicata la prima ora come di consueto, le opposizioni hanno chiesto lumi sul fatto che non è stato trasmesso dalla RAI il giorno di Santo Stefano, come annunciato, il concerto registrato il 4 dicembre scorso presso il Teatro “G. Curci”, creando polemiche e un relativo danno d’immagine per la città. Il Comune sarebbe “parte lesa” di questo perché è la società di produzione che è mancata agli accordi e il Sindaco, infatti, ha riferito chiaramente che non sarà pagata la produzione (5 mila euro), come anche l’assistenza dei Vigili del Fuoco e il Teatro stesso.

Il primo punto all’ordine del giorno sulla ricognizione annuale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, è stato relazionato prima dall’assessore all’Ambiente e ai Servizi Albanese per quanto riguarda la principale partecipata del Comune di Barletta cioè la Bar.S.A. e poi dall’assessore Grimaldi per le altre partecipate. Il punto è stato approvato, tuttavia non l’esecutività poiché non si è raggiunto il quorum necessario di 17 voti. La stessa sorte ha avuto il secondo punto sul Piano ordinario di revisione delle società partecipate al 31.12.2024, su cui è intervenuto anche il dirigente del settore economico Nigro.

Le variazioni urgenti di Bilancio, ratificando le delibere di Giunta, sono state approvate; anche i successivi debiti fuori Bilancio sono stati ratificati a maggioranza, ma non raggiungendo il quorum necessario non si è potuto procedere all’immediata esecutività. La maggioranza è rimasta a 16 votanti. Manca anche l’immediata esecutività ma passa a maggioranza la determinazione dei prezzi di cessione dell’aree fabbricabili da destinare a residenza comprese nel PEEP e a terziario direzionale commerciale per il 2026.

Il cuore dell’assemblea odierna era sicuramente nei punti riguardanti il cosiddetto Piano Casa e le famose Zone B5 del PRG vigente, con le tante accuse mosse dalle opposizioni in queste settimane. Sostanzialmente è stato trovato la motivazione procedurale per chiedere il ritiro di questi provvedimenti, individuato nella mancanza del parere delle Consulte degli Istituti di Partecipazione per rispettare il Regolamento comunale. Ciò ha innescato chiaramente un acceso dibattito soprattutto tra il Sindaco e alcuni rappresentanti dell’opposizione; anche l’Amministrazione è convenuta nel ritirare i punti.

Chiara e condivisa l’idea che tali provvedimenti avranno un impatto sulla città nei prossimi anni, perciò è necessaria un’attenta e ponderata analisi, ascoltando anche la cittadinanza con la partecipazione prevista. Speriamo che il 2026 possa essere l’anno giusto per approvare definitivamente il PUG dando una definitiva certezza sui temi urbanistici.

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