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Crollo di via Roma a Barletta, in appello nove condanne e sei assoluzioni

Dopo circa due ore di camera di consiglio, la decisione della Corte di Bari

Sei assoluzioni e sette condanne a pene più miti (complice, in alcuni casi, l’intervenuta prescrizione). Questo quanto ha deciso, dopo circa due ore di camera di consiglio, la Corte d’Appello di Bari, che ha parzialmente riformulato la sentenza di primo grado, emessa dal Tribunale di Trani, sul tragico crollo della palazzina di via Roma, a Barletta, del 3 ottobre 2011, costato la vita a 5 giovani donne.

Scagionato da ogni accusa l’ingegner Pietro Ceci (condannato in primo grado a 5 anni e sei mesi di reclusione), così come il dirigente e la funzionaria comunale Francesco Gianferrini e Valeria Valendino (precedentemente condannati a pene comprese tra i tre e i due anni di carcere).
Assolti anche il maresciallo della Polizia Municipale Alessandro Mancini, il geometra comunale Roberto Mariano e Antonio Sica, quest’ultimo incaricato della sorveglianza del cantiere della Giannini srl, la società proprietaria dell’area adiacente allo stabile crollato, dove erano in corso i lavori di demolazione di un palazzo, ritenuti dall’accusa la causa della tragedia.

Pene inferiori rispetto a quelle comminate in primo grado per 7 dei 15 imputati. La più alta per Giovanni Paparella, direttore dei lavori, condannato a 4 anni e 5 mesi. Pene ridotte anche per il geometra Vincenzo Zagaria, il vigile urbano della Polizia Edilizia Giovanni Andriolo e Cosimo Giannini (legale rapprentante della società), così come per Salvatore Chiarulli (titolare dell’impresa esecutrice dei lavori) e i suoi fratelli-dipendenti Andrea e Giovanni. Confermata la pena di primo grado a 4 anni di reclusione per l’ingegnere comunale Rosario Palmitessa così come la sanzione amministrativa pecuniaria di 480mila euro per la Giannini srl quale persona giuridica.
Ridotta in Appello anche l’entità dei risarcimenti per alcune delle 50 parti civili: vale a dire 43 familiari delle vittime e sette tra enti, associazioni e sindacati. Tra queste anche la Regione Puglia e il Comune di Barletta, costituito anche come responsabile civile.

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