Consiglio comunale, sabato seconda tappa

«Le vittime del racket sanno bene, e da tempo – non si fa attendere dopo poche ore la replica dell’ex vicesindaco, la consigliera Anna Rizzi Francabandiera al comunicato del consigliere comunale Massimo Mazzarisi – che possono contare sull’Amministrazione comunale di Barletta. Forse è il consigliere Massimo Mazzarisi a non essersi accorto di quanto è stato fatto con scrupolo e rigore, tanto da consentire il salto di qualità che ha portato la “Libera Associazione Uniti per l’Affermazione della Legalità” di Barletta a far parte della Federazione Antiracket. C’è una delibera approvata dalla Giunta il 17 settembre 2015, indicata pubblicamente dal presidente Tano Grasso a modello per altre Amministrazioni. Mazzarisi farebbe bene a leggersela visto che nella sua polemica strumentale rivela di non conoscerla. Tra gli indirizzi, condivisi anche con la Prefettura, c’è quello di “creare un sistema di supporto e incentivazione a favore delle imprese e dei professionisti che denunciano fenomeni di racket”  prevedendo “interventi – compatibilmente con gli equilibri di bilancio comunale – consistenti in un contributo annuo (che non vada oltre i cinque anni)  per un importo massimo non superiore a quanto dovuto a titolo di pagamento delle imposte, tasse e tariffe comunali con la possibilità di concordare il rientro per tributi e tariffe pregresse con rateizzazione”.

Questa posizione il sindaco mi ha chiesto di rappresentare all’interno del FAI Antiracket, e sono certa che da consigliera potrò votare un bilancio coerente con l’impegno assunto con chi, sia pure nella riservatezza prescritta da apposite regole di sicurezza, affronta con spirito civico una battaglia di legalità e giustizia”.