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Il Sindaco ha risposto alle nostre domande riguardo l’incremento della TARI e occorre ringraziarlo per averci gentilmente offerto, anche se non ne avevamo bisogno, un ripasso del quadro normativo in materia di Tari, e con specifico riferimento alla disciplina regolatoria.
E tuttavia ci perdonerà il Sindaco Cannito se ci corre l’obbligo di invitarlo a una lettura completa degli atti normativi disciplinanti la determinazione del PEF posti a base della Tari, e quindi a non limitarsi all’art. 7 del MTR.
Anche se può apparire noioso per i lettori, ma certo non per il Sindaco, bisogna infatti precisare che l’art. 4 comma 5 della delibera 443/2019 e l’art. 4 comma 6 della delibera 363/2021 riconoscono la possibilità di chiedere il superamento del limite di crescita per l’anno corrente nel caso di “eventuali valori di picco degli oneri attribuibili ai costi di smaltimento e trattamento”.
Se ci fosse stato nell’anno 2020 un aumento dei costi di trattamento e smaltimento, gli Uffici avrebbero dovuto chiedere la copertura dei costi e conseguentemente chiedere il superamento del limite di crescita anche nell’anno 2020.
Inoltre il Comune di Barletta, nella relazione presentata in data 20 dicembre 2021 all’AGER nella procedura di validazione del PEF 2022/2025, composta da ben 47 pagine, ed elaborata sui dati del bilancio anno 2020, non fa alcuna richiesta e/o rappresentazione di un disequilibrio economico finanziario. E questo è un punto su cui Cannito, nella sua replica, glissa senza dire alcunché. Non replica, Cannito, e ciò ci stupisce, perché quella relazione è stata redatta da un Dirigente sotto impulso dell’amministratore e del Sindaco. E il Sindaco, che ci risulti, allora era Mino Cannito, che è anche il Sindaco attuale. Dunque o ha crisi di identità, non si riconosce più, o ha scarsa memoria, o spera che il suo passato sia dimenticato dagli altri.
Solo con la nota del 31 marzo 2022 ci si ricorda che c’è un disequilibrio economico finanziario rinveniente dal passato e si chiede all’AGER l’autorizzazione al superamento del limite di crescita rispetto all’anno precedente.
Ma quali sono gli aumenti dei costi di trattamento e smaltimento?
Il Comune di Barletta conferisce l’indifferenziato presso l’impianto, in concessione pubblica, ubicato nel Comune di Conversano da oltre cinque anni e la cui tariffa è la stessa dal 2019.
Per la frazione organica da raccolta differenziata, il Comune di Barletta da settembre 2021 conferisce presso l’impianto di compostaggio ubicato nel Comune di Lucera.
 Dal 2019 a sino ad agosto 2021, per la emergenza causata dalla chiusura improvvisa anche dell’impianto ubicato nel Comune di Lucera, insieme ad altri comuni pugliesi, anche Barletta ha conferito la frazione organica in impianti ubicati al di fuori del territorio regionale.
A fronte di questi conferimenti extra regionali la Regione Puglia è intervenuta più volte con contributi in favore dei Comuni per compensare i maggiori oneri economici.
Di più e ancora: i costi di trattamento dell’organico sono inferiori rispetto al 2020 e tale circostanza dovrebbe determinare un beneficio all’utenza, mentre al contrario i contribuenti vengono penalizzati.
Se ci sono altri aumenti di costo di trattamento di altre tipologie di rifiuti il Sindaco dovrebbe chiederne conto alla Bar.S.A. e a chi la dirige e gestisce, ricordiamolo, per conto del Comune. La Bar.S.A. anche se qualcuno sembra averlo dimenticato, è  infatti una società pubblica con un unico socio ( Comune di Barletta) e per tale motivo non può fare utili .
Anche su questo tema, ovvero gli utili di Bar.S.A., la spiegazione tecnica offerta dal Sindaco è incompleta: la questione della maturazione degli utili, infatti, è stata possibile solo grazie ad una norma di carattere eccezionale (la c.d. Decontribuzione Sud). E dunque viene spontaneo chiedere al Sindaco cosa ne sia stato degli utili dell’anno precedente.
Insomma, come stiamo tentando di spiegare non al Sindaco, ma all’opinione pubblica, su Bar.S.A. il Sindaco Cannito (che governa dal 2018 e non da qualche mese) è tenuto a chiarire molti elementi che sollevano perplessità. E soprattutto a non scaricare su soggetti terzi (come AGER) le inefficienze e le contraddizioni della amministrazione comunale e della municipalizzata con socio unico.
Gruppo consiliare PD
Rosa Cascella
Filippo Caracciolo
Lisia Dipalma
Giuseppe Paolillo