Sono stati comunicati lo scorso 21 aprile in V Commissione del Consiglio Regionale pugliese  i risultati del primo step dell’indagine ambientale avviata su un’ampia porzione della zona industriale di Barletta dai tecnici di CNR ed ARPA: dati che confermano una concentrazione più elevata della norma di sostanze inquinanti come cromo, solfati, nitrati e selenio. A due settimane dalla richiesta di iniziative concrete, tradotte nel lavoro di CNR e ARPA, tornano a farsi sentire la consigliera regionale Grazia Di Bari e il deputato Giuseppe D’Ambrosio, entrambi portavoce del Movimento 5 Stelle.

Giuseppe D'Ambrosio, deputato M5S
Giuseppe D’Ambrosio, deputato M5S

La Di Bari commenta così l’audizione di ieri in V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale pugliese: «Nel corso dell’audizione con l’assessore regionale all’Ambiente è giunta una sostanziale conferma della presenza di alcuni inquinanti. In particolare i risultati analitici dei campionamenti effettuati hanno fornito risultati sullo stato di inquinamento della falda acquifera superficiale sottesa all’area industriale di Barletta». «Due settimane fa avevamo lanciato l’allarme su questa specifica situazione» ha aggiunto il deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe D’Ambrosio «e non mi meravigliano le notizie emerse dal Consiglio Regionale. Per di più le istituzioni dovrebbero accogliere le rivendicazioni dei cittadini barlettani che hanno partecipato alla stesura e alla raccolta firme a favore delle delibere di iniziativa popolare, fra cui quella sul monitoraggio ambientale delle aziende insalubri, che va approvata al più presto. Il nostro auspicio è quello di potenziare il monitoraggio ambientale (terra, aria e falda) a Barletta e in tutte le città della nostra provincia. Ma il tempo della politica inconsapevole quando c’è da rispondere ai cittadini è finito».

«Il monitoraggio continuo e allargato è per noi un elemento fondamentale: io stessa avevo preso un impegno con i cittadini e l’avevo tradotto in un emendamento al bilancio regionale, che mi è stato bocciato dalla maggioranza, nella quale militano esponenti barlettani. Quando ci prendiamo cura dei dati che indicano la provincia BAT come vittima di una media di mortalità generale più alta della media regionale e nazionale? Si poteva vigilare e non si è fatto? Ai politici che ora si preoccupano, bisognerebbe ricordare che hanno votato a favore della deroga di un anno delle emissioni odorigene (inquinanti). Ci si deve preoccupare non solo dei legittimi finanziamenti alla città, ma anche delle conseguenze politiche del mancato monitoraggio della salute dei cittadini. I colleghi consiglieri potrebbero anche occuparsi di questo, se hanno il tempo e la voglia» ha concluso la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari.