Sono 18 mila le firme raccolte nella Provincia di Barletta-Andria-Trani a sostegno dei tre referendum che riguardano la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti. Si tratta di adesioni riscosse da parte di lavoratori e cittadini per i tre quesiti che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare “Carta dei diritti universali del lavoro”.

«Il primo luglio – ricorda Massimo Marcone, segretario responsabile d’organizzazione Cgil Bat – sono state depositate in Cassazione da Susanna Camusso 3 milioni e 300 mila firme raccolte su tutto il territorio nazionale. Un risultato straordinario e degno di nota, al quale ha contribuito anche questo territorio, che testimonia quanto evidentemente le cittadine ed i cittadini, che in questi mesi di mobilitazione abbiamo incontrato, insieme a tutte le categorie, abbiano compreso le nostre ragioni tanto da sostenere la campagna della Cgil».

«Siamo fieri di aver contribuito alla campagna grazie all’aiuto di tutti», commenta il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci. «Vorremmo, infatti, esprimere un particolare ringraziamento alle lavoratrici ed ai lavoratori ed a tutto il quadro dirigente della Cgil Bat  per l’importante risultato ottenuto con la raccolta firme per i referendum e per la Carta dei Diritti universali del Lavoro. Una campagna, lo ricordiamo,  cominciata lo scorso 29 gennaio con l’attivo di Andria alla presenza del segretario generale, Susanna Camusso, continuata nelle tante assemblee nei posti di lavoro che hanno coinvolto in maniera attiva le lavoratrici ed i lavoratori su argomenti che riguardano il loro presente lavorativo ma anche il futuro di chi è in cerca di occupazione. E’ certamente un risultato importante raggiunto in quasi tre mesi, in cui militanti e dirigenti Cgil sono stati impegnati nelle piazze e nei mercati di tutti i Comuni della Provincia, dentro le sedi comunali e nei luoghi di lavoro, sacrificando anche le giornate festive e le proprie famiglie».

Per il numero uno della Cgil Bat si tratta «di un risultato rilevante anche perché ci ha permesso di parlare con chi soffre quotidianamente il disagio e le difficoltà per mancanza di lavoro e di reddito. E’ stata, quindi, per noi una grande opportunità di dialogo e confronto per prendere ulteriormente coscienza di come si sia ulteriormente abbassata la qualità della vita delle persone, anche per effetto dell’abbassamento della qualità dell’offerta sanitaria, dei trasporti e dei servizi che complessivamente vengono erogati ai cittadini». La campagna  proseguirà con la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare fino a metà settembre e, pertanto, Antonucci invita «a continuare con lo stesso impegno e la stessa determinazione nella mobilitazione affinché questo territorio possa distinguersi ancora per proposta politica e militanza».