L’ altra sera, il Personale della Squadra Investigativa del Commissariato P.S. di Barletta ha tratto in arresto Vannella Francesco 20 anni (figlio di Vannella Domenico arrestato alcuni giorni fa per detenzione di cocaina) e Papeo Angelo di anni 23, perché colti nella flagranza del reato di estorsione aggravata.

Secondo il racconto del denunciante, Domenico Vannella, quando si trovava agli arresti domiciliari, lo aveva chiamato diverse volte sul cellulare e, minacciandolo di gravi conseguenze fisiche, gli aveva chiesto di saldare il proprio debito derivante da cocaina acquistata in precedenza. Poiché costui non aveva nella propria disponibilità la somma richiesta, il Vannella accompagnato da Angelo Papeo, si portavano presso l’abitazione della vittima per minacciarla e cominciavano a prendere a calci la porta del suo appartamento, nell’intento di sfondarla. I due gli imponevano di pagare il suo debito entro pochi giorni altrimenti sarebbero passati alle vie di fatto. Ma il minacciato non riusciva ad estinguere il proprio debito nella data stabilita, per cui subiva una nuova violenta “ambasciata” con la richiesta questa volta di 15.000 euro.

In data 8 luglio scorso Domenico Vannella veniva tratto in arresto nell’ambito di altra attività di P.G. ed il giorno successivo al suo arresto, la persona minacciata, scendendo dalla propria abitazione, rinveniva sul parabrezza della propria auto un bigliettino intimidatorio con il quale veniva invitato a “non fare il fesso”. A tale rinvenimento seguivano messaggi e telefonate effettuate da V.F. che gli intimava di andare presso un bar in via Achille Bruni e portare un anticipo di 2.600 euro. Pertanto gli investigatori del Commissariato di Barletta concordavano con la vittima le modalità d’incontro. Infatti, verso le ore 17.30 la persona minacciata si recava presso l’esercizio convenuto dove veniva raggiunto da P.A. il quale con forza lo costringeva a seguirlo nella strada retrostante, via Respighi, ove i due venivano avvicinati da Vannella Francesco il quale pretendeva i soldi, altrimenti avrebbe dato fuoco all’auto e all’appartamento.

La vittima consegnava al Vannella un po’ di denaro con la promessa che gliene avrebbe portato altro quanto prima, e a quel punto gli uomini della Squadra Investigativa intervenivano bloccando sia Papeo Angelo che Vannella Francesco. A seguito di perquisizioni personali e domiciliari, presso l’abitazione del Papeo venivano rinvenute e sequestrate 18 dosi di cocaina, mentre nell’autovettura in uso a Vannella Francesco veniva rinvenuta la somma di 80 euro (4 banconote da 20) palesemente false.

Dopo le formalità di rito, i due venivano associati presso la Casa Circondariale di Trani a disposizione del P.M. di turno dott. Michele Ruggiero.