Una serata senza periferie a Barletta. È accaduto martedì quando al Parco dell’Umanità, situato nella zona 167 della città, si è svolta la prima delle cinque manifestazioni artistiche, musicali e di danza che Barletta Art Festival 2016, il grande contenitore culturale multi-disciplinare che riunisce al suo interno diverse associazioni artistiche e culturali operanti da diverso tempo sul territorio cittadino, ha voluto realizzare nel nuovo polmone verde della città.

Per il Barletta Piano Festival, a cura dell’Associazione Amici della Musica Mauro Giuliani, il Parco dell’Umanità ha ospitato mercoledì sera l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, diretta dal maestro Giovanni Rinaldi, con il concerto “Tutta un’altra musica!”. Seconda tappa in calendario martedì 26 luglio con l’Associazione Arte&Balletto che aprirà l’Apulia Danza Festival proprio al Parco dell’Umanità con il “Sogno d’una notte d’estate”, per poi concludere il 30 luglio col “Galà conclusivo dell’ApuliaDanzaFestival” sempre presso Parco dell’Umanità, alle ore 21. Il 9 agosto, alle ore 20.30, a cura dell’Associazione Artistico Culturale “Cultura e Musica G. Curci”, andrà in scena “C’eravamo tanto amati” spettacolo di teatro e musica, parole e note, sull’amore e sulla musica, in un piacevole racconto melodioso sulle celebri note classiche italiane, napoletane e del nuovo continente.

Estate 2016 al parco dell’Umanità

Il contributo dei giovanissimi artisti di Soundiff nel Barletta Art Festival anche quest’anno sarà caratterizzato dalla presenza della musica nelle periferie, lungo il percorso di valorizzazione del territorio intrapreso da tempo con le attività musicali di “Musica in periferia”. L’inaugurazione è prevista il 24 agosto, alle ore 20, appunto presso Parco dell’Umanità, con il concerto “Incontro con la Musica”, con la partecipazione del Soundiff Ensemble e la presenza del tenore Giovanni Mazzone e del soprano Paola Pennacchia. Domenica 28 agosto gran finale alle ore 20.30 sempre presso Parco dell’Umanità con la Soundiff Orchestra. «Anche la cultura-spiega il sindaco Pasquale Cascella-può contribuire a recuperare una identità unitaria della città».