Gli scavi sono terminati e il prossimo step è trovare dei finanziamenti per acquisire i terreni. A nord-ovest dell’attuale Trinitapoli sorgeva Salapia, città fondata dai Liburni provenienti da Nin (Dalmazia) verso la fine del X secolo avanti Cristo. Nei pressi del lago Salpi, probabilmente fu alla base dell’insediamento della popolazione illirica in Daunia. Adesso è tornata alla luce anche se i terreni da cui è emersa non sono di proprietà del comune. «Noi non lasceremo morire questo percorso – afferma l’assessore ai lavori pubblici Giustino Tedesco –, ma cercheremo finanziamenti per acquisire quei terreni, metterli in sicurezza e rinnovare il triennio di scavi, perché siano fruibili e visitabili anche in chiave turistica. L’importo previsto per continuare l’intervento è di 350mila euro. Proveremo a reperire la somma anche attraverso il sistema del crowdfunfing che ad ottobre prossimo servirà per l’apertura del primo piano del museo degli Ipogei».

Si tratta di interventi archeologici, guidati dal Davison College del North Carolina, che di fatto chiudono il primo percorso scaturito dal protocollo di intesa del 2013 tra il comune di Trinitapoli e l’Università di Foggia. «Gli scavi effettuati – conclude Tedesco – hanno riportato alla luce diverse specificità della città stato a testimonianza della valenza storica di grande importanza per tutto il sito».