«Il sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco ha scritto a Ferrotramviaria, al Ministero e all’Ustif, l’ufficio Trasporti impianti fissi di Bari. L’ Ustif ha ammesso che effettivamente il sistema del blocco telefonico che garantisce oggi la circolazione da Ruvo a Barletta è analogo a quello esistente al momento del disastro del 12 luglio 2016, anche se i livelli di sicurezza sono stati implementati con miglioramento della metodologia di controllo degli incroci dei treni in stazione e con monitoraggio da parte di altro personale». La nota di Grazia Di Bari, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, riaccende i riflettori sulla tragedia ferroviaria sulla Andria-Corato, nella quale un mese fa-il 12 luglio 2016-persero la vita 23 persone.

«La Ferrotramviaria ha in progetto di realizzare-spiega la Di Bari-fatte salve le disponibilità finanziarie proprie e/o le autorizzazioni al finanziamento di competenza della Regione Puglia, sistemi di blocco automatico sulla tratta Ruvo-Barletta, realizzabili entro sei-sette mesi. Sulla restante parte, da Ruvo a Fesca, il progetto dell’automatizzazione del sistema di controllo sulla marcia dei treni (Scmt) dovrebbe addirittura essere operativo già entro la fine del 2016. Infine, sulla tratta Ruvo-Corato sarà operativo il doppio binario – sempre attrezzato con Scmt – entro la fine del 2017». Tempistiche che necessitano di conferme sul campo, conclude la Di Bari: «Ora di fronte a queste affermazioni mi aspetto da parte di tutti i destinatari un pronto e veloce intervento. Presidente Emiliano Michele, Assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini, legale rappresentante della Società Ferrotramviaria, non aspettate oltre, siamo già in ritardo. I cittadini meritano di viaggiare in sicurezza. Io non mollo».