Non può essere sempre colpa dell’amministrazione comunale, sport in voga (spesso anche a ragione, non lo ignoriamo) a Barletta. Non può essere sempre “colpa degli altri”. Potrebbero essere figli di chiunque tra i contribuenti barlettani quelli che si sono resi responsabili delle oltraggiose e offensive scritte realizzate qualche sera fa sulle porte di accesso alla Chiesa dei Greci, alle spalle del centralissimo Corso Cavour e nell’omonima via.

 

La scarsa illuminazione della strada, spesso luogo del ritrovo di gruppi composti da ragazzi, nella maggior parte dei casi minorenni, ha agevolato l’azione di menti già di per sé obnubilate: le immagini, per quanto sgradevoli, non possono essere oscurate. Falli, scritte a sfondo sessuale e quelli che non possono essere bollati come semplici “sfottò” vanno stigmatizzati. A farlo ci ha pensato la dirigente comunale Santa Scommegna, che ha diffuso le foto sulla propria pagina Facebook. Più di qualcuno ha sottolineato l’assenza in zona di telecamere di sorveglianza: forse, però, a mancare è stata la sorveglianza dei genitori di queste brillanti menti. Perché è facile dire che Barletta fa schifo, come in tanti sostengono (sbagliando, chi ci vede dall’esterno ne resta colpito e ci torna ben volentieri): meno semplice è ammettere che a volte sono i barlettani a fare schifo.