La mostra dedicata al “viaggio” di Annibale si arricchisce di un nuovo reperto arrivato in queste ore a Barletta dal Museo del Bardo di Tunisi. I sotterranei del Castello, da domani, martedì 20 settembre, ospiteranno la corazza che torna in Italia a quasi trent’anni di distanza dalla storica esposizione “I Fenici” del 1988 a Palazzo Grassi a Roma, ma l’eccezionalità dell’evento è sottolineata dal fatto che si tratta di una delle poche opere autorizzate a lasciare  il Museo del Bardo dopo l’attentato terroristico del marzo 2015. Le peculiarità e il significato della straordinaria testimonianza della vicenda annibalica saranno illustrate al pubblico nel corso di una conferenza stampa in programma alle ore 11.00 dal direttore dell’Institut National du Patrimoine di Tunisi, prof Taher Gahlia, dal sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo, on. Antimo Cesaro,  dal direttore del Polo Museale della Puglia, dott. Fabrizio Vona, dalla Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani, dott.ssa Simonetta Bonomi, dalle curatrici della mostra dott.sse Angela Ciancio e Filli Rossi, e dal sindaco Pasquale Cascella.

Presumibilmente appartenuta a un mercenario italico, la corazza fu ritrovata nel 1909 in una tomba punica a KsourEssef, nel deserto tunisino, in una nicchia ricavata nella parete, sopra il sarcofago in legno contenente lo scheletro di un guerriero defunto. In lamina di bronzo dorato, realizzata con tecnica a stampo e decorata con incisione a sbalzo, la corazza votiva fu forgiata nel III secolo a.C. Le due valve sono decorate da una testa di Athena con collana di ghiande, elmo attico crestato e cimiero centrale a collo di cigno. Nel registro superiore due dischi, decorati a cordoni e cerchi concentrici sulla fronte e a rosette sul retro, inquadrano un ramo sinuoso terminante con grande fiore. In alto, colonnette ioniche, con bucrani e collana di ghiande sul pettorale, cerchi con globetto centrale sul dorso. Di fattura magnogreca, fortemente influenzata da modelli ellenistici sia nella forma anatomica sia nella toreutica, la corazza rappresenta, per la disposizione degli elementi decorativi, una evoluzione della tipica armatura sannitica, in particolare per i rami di cerro e le ghiande che suggeriscono un rimando al culto di Eracle, divinità dell’olimpo italico venerata in molti santuari dell’antico Sannio. Oltre alla valenza culturale, il prestito del Museo del Bardo ha un grande valore simbolico per le stesse istituzioni tunisine: il Ministero della Cultura, l’Institut National du Patrimoine e il Museo nazionale. Dopo l’attentato al Bardo, infatti, la Presidenza della Repubblica Italiana aveva deciso di prestare alla Tunisia il busto di Annibale del Quirinale come concreto gesto di sostegno al rilancio del patrimonio culturale del Paese nordafricano ferito dalla violenza terroristica. La Tunisia ha deciso di contraccambiare il gesto del Presidente Sergio Mattarella, prestando a Barletta, nel cui territorio è il sito di Canne, uno dei suoi pezzi più importanti, per integrare l’esposizione già caratterizzata proprio dal busto di Annibale che il Quirinale ha poi prestato alla nostra città. Anche la corazza del Bardo compie, così, il “viaggio” simbolico sulla rotta di Annibale nel segno del dialogo culturale e dell’incontro tra civiltà, attorno ai ritrovati valori di pace.

La corazza sarà esposta in una teca appositamente allestita e arricchirà un percorso già caratterizzato da pezzi unici. Oltre al busto di Annibale, infatti, nella magnifica cornice dei sotterranei del Castello, sono esposti elmi celtici giunti da Bologna, Cremona e Brescia, un elefante in terracotta del Museo Egizio di Torino, reperti eccezionali dal Louvre, opere dei Musei di Firenze e di Napoli, oreficerie e ceramiche ellenistiche tipiche della Daunia annibalica e una testa di Eracle in marmo da Lucera, tutto  in un allestimento multimediale immersivo, con proiezioni, totem multimediali e schermi interattivi. Una formula che ha finora conquistato i visitatori: dalla sua inaugurazione – lo scorso 1° agosto – la mostra ha infatti registrato quasi 10mila presenze. L’ingresso gratuito al Castello e alla mostra, domani, dalle 11.00 alle 19.15, rappresenterà dunque una nuova occasione per poter apprezzare un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore.