Salvarle la scuola elementare “D’Azeglio” questo è l’obiettivo del comitato organizzatore della manifestazione promossa per il 29 gennaio alle ore 10.30. Le motivazioni della mobilitazione sono spiegate di promotori dell’iniziativa, i consiglieri comunali Dario Damiani, Grazia Desario, Flavio Basile, Gennaro Cefola, Gennaro Calabrese, Giuseppe Losappio, Ruggiero Marzocca ed altri.

«Da 5 mesi la storica scuola elementare “Massimo D’Azeglio” è chiusa per inagibilità, a causa del cedimento di una parte del solaio in un’aula. Un tempo lunghissimo, trascorso senza che i cittadini fossero informati sugli sviluppi e sullo stato dei lavori. Soltanto grazie ad alcune incongruenze evidenziate negli ultimi giorni da tv e stampa, i riflettori sono tornati ad accendersi sul caso. Una vicenda che va chiarita fino in fondo, per dare certezze alle tante famiglie e ai piccoli alunni che in questi mesi hanno subito il grave disagio di trovarsi, all’improvviso, privi del proprio punto di riferimento scolastico.

La scuola “M. D’Azeglio” è un patrimonio culturale di tutti noi cittadini, da 80 anni prestigioso luogo di formazione primaria per tante generazioni e tale deve continuare ad essere, riprendendo prima possibile la sua nobile funzione educativa. Non dobbiamo permettere che i tempi biblici della burocrazia prendano il sopravvento: la sicurezza dell’edificio è la priorità, certo, ma va coniugata con il diritto alla trasparenza e alla corretta informazione da parte dell’Amministrazione, sulle cause dell’incidente, sullo stato dei lavori e sui tempi previsti per la sua riapertura.

Per questi motivi è stata organizzata per domenica 29 gennaio una manifestazione pubblica con i cittadini che si svolgerà a partire dalle ore 10,30 nel piazzale antistante la scuola, alla quale hanno già dato disponibilità a partecipare i consiglieri comunali Dario Damiani, Grazia Desario, Flavio Basile, Gennaro Cefola, Gennaro Calabrese, Giuseppe Losappio, Ruggiero Marzocca ed altri. Partecipiamo numerosi e #iscriviamoci alla “M. D’Azeglio”: diamole il futuro che merita!»