Riportiamo il testo dell’esposto della consigliera comunale (Area Popolare), Grazia Desario, indirizzato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani tramite i Carabinieri di Barletta, riguardante la questione, di cui ci eravamo già occupati, la recinzione antistante l’ex ospedale di piazza Principe Umberto I.

«Io sottoscritta Grazia Desario, nata a Barletta il 14 Ottobre 1965 e residente in Barletta alla via Canosa n° 156 consigliere comunale di Barletta, espongo quanto segue:

nel 1967 il C.C. di Barletta con atto deliberativo n. 314 del 5.12.1967, approvato dal G.P.A. in data 23/2/1968 n. 30386/ S,  il Comune di Barletta concedeva in uso temporaneo al locale Ospedale Civile una parte dell’antistante piazzale compreso fra l’allineamento della facciata nord di detto Ospedale e l’adiacente Chiesa di S.Agostino, per adibirlo previa recinzione, a parcheggio di autovetture al servizio dell’Ospedale. L’Ospedale Civile Principe Umberto da circa 20 anni non accoglie più il nosocomio cittadino e il piazzale si è  di fatto trasformato in parcheggio privato. In data 26 Novembre 2015 ho protocollato la mozione con oggetto: rimozione recinzione ex Ospedale Civile di Piazza Principe Umberto, con la quale chiedo l’immediata rimozione della recinzione al fine di restituire la piazza alla città e che le spese dell’operazione di rimozione, previa richiesta del Comune concedente, dovranno essere a carico dell’amministrazione dell’Ospedale Civile di Barletta, come previsto dalla delibera. Subito segue da parte del Sindaco una richiesta rimessa all’attenzione dei Dirigenti dott. Filannino Savino, dott.ssa Rosa Di Palma e al Dirigente arch. Vito Laricchiuta e p.c. all’assessore Marcello Lanotte, assessore Giuseppe Gammarrota e Azzurra Pelle di costituire un gruppo di lavoro, composto da tecnici dei rispettivi settori, per una verifica preliminare delle possibili soluzioni da sottoporre ai vertici dell’Asl in un apposito incontro. Il gruppo di lavoro non si è  mai costituito e mai c’è stato un tavolo tecnico ed un incontro tra i due enti.

Finalmente l’o.d.g. veniva calendarizzato nel c.c. del 07 Aprile del 2016. Dopo un’articolata e animata discussione, la proposta era quella di rinviare la votazione dell’o.d.g., dando mandato al Sindaco di contattare, tramite i tecnici comunali,  quelli della Asl,  affinché si possano conoscere dettagliatamente le necessità degli spazi dell’amministrazione sanitaria. Viene portata in votazione la proposta del rinvio alla votazione dell’o.d.g. al successivo consiglio comunale. Si vota il rinvio e viene approvato. Durante la Conferenza dei Capigruppo ho richiesto ed ottenuto che l’o.d.g . fosse votato nella seduta del Consiglio Comunale fissato per il 17 Giugno 2016. Il Sindaco il 14 Giugno, 3 giorni prima del c.c., invia una comunicazione al Direttore Generale della Asl  dott. Ottavio Narracci, nella quale richiede un riscontro che possa essere comunicato in consiglio comunale . Il 17 Giugno 2016 ore 10.30 la direzione generale della Asl invia a mezzo fax una comunicazione all’attenzione del Sindaco in cui dice che, preso atto dell’esigenza della comunità barlettana di poter fruire dello spazio della piazza Principe Umberto, rende disponibile ogni soluzione in grado di  contemperare le diverse esigenze evidenziate. Durante il c.c. del 17 giugno, ancora una volta, veniva rinviata la votazione dell’o.d.g. al successivo consiglio comunale. Tutto questo tergiversare da parte del Sindaco, che avrebbe potuto intervenire anche con un’azione in danno della Asl,  mi induce a ritenere che da parte dell’amministrazione comunale e del Direttore generale della Asl, non esista la volontà di dar corso ad un legittimo provvedimento  assunto dall’organo collegiale per eccellenza per motivi oscuri e comunque di natura e di interesse personale. Ad oggi non avendo ricevuto alcuna comunicazione di quali siano le azioni intraprese dall’amministrazione e, quand’anche siano state prese, non conoscendo i contenuti, ho fondato timore di ritenere che i responsabili stiano omettendo atti di ufficio necessari alla collettività. Pertanto, non avendo ancora dato corso alla legittimità della succitata delibera

Chiedo

Che la S.V. Eccellentissima, Voglia provvedere all’acquisizione di tutta la documentazione necessaria ai fini della verifica di eventuali ipotesi di reato. Resto a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento chiedendo di essere avvisata in caso di richiesta di archiviazione del presente procedimento a mente dell’art.408 cpp».