«Siamo molto soddisfatti degli oltre duemila voti raccolti – questa l’analisi di Stefano Chiariello, coordinatore provinciale della mozione del Guardasigilli per le Primarie del PD di domenica scorsa – nella nostra provincia dalla mozione Orlando alle primarie del Partito Democratico. Chiaramente gli spazi per una proposta alternativa a quella del segretario uscente Matteo Renzi e del Presidente della Regione Michele Emiliano erano davvero risicati in Puglia e nella BAT, dove in alcuni casi il significato vero di questo confronto democratico ha lasciato il campo ad una competizione muscolare più che politica. Con pochissimo tempo a disposizione siamo riusciti a costruire nella nostra provincia una bella rete di giovani e militanti e contemporaneamente, con la sola forza delle idee e lavorando per il pieno rispetto delle regole, abbiamo attratto nuove energie che diverranno linfa e motore per il lavoro che ci aspetta da ora. Siamo orgogliosi di aver raggiunto l’obiettivo di essere rappresentati nell’Assemblea Nazionale e che a farlo sarà Amedeo Bottaro, Sindaco di Trani, che con grande senso di responsabilità si è fatto carico di una sfida difficile. Un ringraziamento particolare va a coloro che con passione e coraggio hanno sostenuto la lista per Orlando segretario in tutte le città, compiendo una scelta controcorrente, ed agli altri componenti della lista: Giuliana Damato, Giuseppe Rondinone e Barbara Costabile, che hanno rappresentato il loro impegno nel partito e nelle assemblee elettive del territorio, e Pasquale Cascella, Sindaco di Barletta, che si è posto al servizio di una battaglia di testimonianza, in coda alla lista, offrendo spazio a giovani consiglieri e amministratori.

Come ha detto Orlando, a poche ore dalla diffusione dei risultati delle primarie: “noi non smobiliteremo”. Anzi, lavoreremo con la stessa determinazione per affermare le nostre proposte per ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, per rilegittimare democrazia ed istituzioni, per riconnettere generi e generazioni alla comunità democratica conservando aperto lo sguardo su tutte quelle forze sociali che col tempo abbiamo smesso di ascoltare. Ci muoveremo così, ora e per i futuri appuntamenti politici in cui saremo chiamati a confrontarci».