Con una delibera del 23/06/2017 la giunta comunale ha dato avvio con un bando alle procedure necessarie per organizzare la rievocazione della Disfida di Barletta che si svolgerà dall’1 al 10 settembre 2017. Sul tema interviene il consigliere comunale Gennaro Calabrese: «Tale bando ­-scrive Calabrese-scadeva il 27 luglio 2017 e solo il 3 agosto 2017 è stata nominata una commissione a cui affidare ideazione, progettazione,  realizzazione, organizzazione, allestimento complessivo e gestione integrata dell’intera manifestazione, che andrà accompagnata da un piano di comunicazione con stampa di materiale illustrativo e attività di promozione degli eventi sui media regionali e canali social. Ora –aggiunge Calabrese- mi chiedo se sia proponibile che una manifestazione come la Disfida, che ci ha sempre contraddistinto sul territorio e su cui la nostra città dovrebbe investire al massimo le proprie energie, a distanza di appena un mese debba essere ancora praticamente in alto mare dal punto di vista dell’organizzazione di fatto».

Monumento della disfida

Nel mirino c’è la tempistica: «Mi chiedo quando partirà la pubblicità necessaria alla diffusione dell’evento, dato che è cominciato il mese di agosto è ancora non si vede l’ombra di un programma ben strutturato –sottolinea il consigliere- il materiale necessario verrà preparato, ma non ci sarà il tempo perché venga diffuso e sfruttato in maniera adeguata. Non c’è da stupirsi comunque di tutto questo, dato che l’Amministrazione si è mossa con la solita lentezza e i soliti ritardi che ormai la contraddistinguono. C’era da aspettarsi una cosa del genere, considerato che a fine giugno la giunta comunale discuteva ancora di pubblicare bandi per l’organizzazione della rievocazione della Disfida di Barletta». Il quadro non è confortante, spiega Calabrese:«Dopo gli enormi ritardi nell’organizzazione dell’Estate barlettana, la mancata presentazione di proposte  per l’acquisizione del Fossato del castello, se si aggiunge anche un’organizzazione della Disfida che ancora non c’è, non posso che concludere con rammarico da consigliere comunale e cittadino innamorato della propria città che il turismo a Barletta resta ancora un obiettivo da osservare in lontananza».