Capi d’abbigliamento con griffe falsificate confezionati in provincia di Barletta che, attraverso intermediari bolognesi, arrivavano nel reggiano per essere messi illegalmente in commercio. E’ questo quanto emerso al termine di una vasta operazione di polizia, coordinata dalla Procura di Reggio Emilia e condotta dalla guardia di finanza reggiana, che ha portato al sequestro di oltre 2.500 articoli tra maglie, felpe, pantaloni e zaini, tutti recanti marchi contraffatti, e alla denuncia di 7 persone di nazionalità italiana per i reati di produzione e commercio di merci contraffatte e ricettazione. L’indagine ha preso avvio qualche settimana fa, quando le fiamme gialle di Reggio Emilia hanno proceduto al sequestro di diversi capi d’abbigliamento con il marchio americano ‘Thrasher’, attualmente in voga tra i più giovani, abilmente contraffatto.

Le investigazioni hanno portato ad eseguire ulteriori perquisizioni in provincia di Reggio Emilia, ma anche a Bologna, Barletta e Messina, in collaborazione con i reparti della finanza delle rispettive sedi. Gli inquirenti hanno così individuato un opificio, in provincia di Barletta, nel quale sono stati rinvenuti 4 dispositivi utilizzati per la riproduzione e lo stampaggio dei marchi, oltre a numerose etichette pronte per essere applicate sugli articoli da mettere in vendita e documentazione commerciale utile a ricostruire la rete di distribuzione dei prodotti. Quanto rinvenuto dagli investigatori ha portato a ulteriori perquisizioni e al ritrovamento di altri capi contraffatti. Complessivamente, il valore delle merci sottoposte a sequestro ammonta a oltre 100 mila euro.