Finalmente, a poche settimane dalla fine del mandato di questo Consiglio comunale e dell’Amministrazione Cascella, sembrava che si fosse giunti ad un risultato esposto anche durante la campagna elettorale del 2013, oltre che negli obiettivi di mandato: l’approvazione del Documento Preliminare Programmatico fondamentale atto per il Piano Urbanistico Generale (PUG), inserito come punto all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio. Riunito in prima convocazione presso la sede della nuova sala consiliare presso l’ex Tribunale di via Zanardelli. Ma come siamo spesso stati abituati a vedere da quest’assise consigliare, l’obiettivo è stato mancato per voti non sufficienti.

Si è deciso di discutere subito proprio il punto riguardante il DPP (“Piano Urbanistico Generale (PUG). Adozione del Documento Programmatico Preliminare (D.P.P.) e del Rapporto Ambientale Orientativo (R.A.O.) ai sensi del comma 1 dell’art.11 della l.r. n.20/2001”), anticipandolo rispetto all’ordine del giorno previsto. L’ampia relazione introduttiva del Documento è stata fornita dall’assessore all’Urbanistica, Azzurra Pelle, partendo proprio dalla cronistoria dell’intero lavoro durato cinque anni per quest’assessorato; si tratta di un’idea di largo respiro sulla rigenerazione cittadina dal punto di vista urbanistico, di cui non ci sono precedenti e che fa seguito ad un Piano Regolatore risalente al 1971, adattato alla legge 56/80 nel 2003. Il PUG, come abbiamo più volte ricordato, riguarda delle ipotesi di sviluppo coinvolgendo più interventi in aree cittadine. Tra le tante ricordiamo le opere, alcune iniziate, riguardanti i sottovia al posto dei passaggi a livello nel centro cittadino, l’area dell’ex Distilleria che diviene punto nevralgico per lo sviluppo di quell’intera zona, gli interventi nel centro storico, la viabilità, il Piano comunale delle coste, la trasformazione necessaria dell’area dell’ex Cartiera e di Ariscianne, come l’infrastrutturazione del porto, inserito nelle ZES. Queste alcune delle novità coordinate in un unico Piano della città. Un passaggio condiviso con le associazioni e attraverso un percorso di partecipazione con i cittadini, “Tutta mia la città”, con le categorie professionali, ricercando tutte le condivisioni regionali con le diverse pianificazioni e le legiferazioni tematiche, oltre che di aderenza al Piano Paesaggistico Regionale. Come previsto dalla legge, il DPP necessita di essere approvato dal Consiglio comunale, poi è previsto un periodo per raccogliere eventuali osservazioni. Chiarimenti tecnici sono stati forniti da uno dei progettisti incaricati, l’arch. Fuzio.

La consigliera Campese (Sinistra Unita), nell’esprimere un giudizio negativo sulla formulazione del Documento, ha sollevato alcune questioni a riguardo. Il calcolo sulla proiezione di crescita della popolazione e il conseguente fabbisogno di abitazioni sarebbe stato sovradimensionato la possibilità di proseguire lo sfruttamento del territorio com’è avvenuto in questi ultimi decenni; la cinta storica della città così tracciata, non ingloberebbe alcune strutture Ottocentesche (vedi il famoso caso del Palazzo Tresca salito agli onori della cronaca qualche mese fa) per cui non sarebbe chiara la tutela per questo tipo di costruzione. La consigliera Damato (PD) ha voluto sottolineare la responsabilità generazionale di una classe politica che ci ha dato il vecchio PRG, ponendo l’attenzione alla discussione «visti i diversi candidati sindaci presenti in Consiglio».

Ma al termine di una discussione durata oltre tre ore, la votazione ha bocciato il provvedimento con soli 16 voti favorevoli e non ha raggiunto il quorum necessario per l’approvazione. Dopo, la seduta è stata sciolta per assenza del numero legale, tornerà oggi pomeriggio in seconda convocazione per riprendere i due punti all’ordine del giorno lasciati in sospeso.