Ruggiero Quarto

«Venerdì 15 marzo ero in piazza a Barletta per partecipare alla stupenda manifestazione a favore del Clima, dell’Ambiente, della Terra, della Vita. Era il momento dei più giovani e a loro ho prestato attenzione. Ho visto, ascoltato e fatto tesoro del festoso grido di dolore!». Così il senatore del M5S Ruggiero Quarto ha introdotto la sua nota sulla manifestazione globale andata in scena venerdì per la difesa dell’ambiente.

«È urgente combattere il cambiamento climatico prima che sia troppo tardi. Ormai non si tratta più di una minaccia, ma di una drammatica realtà. I ghiacciai si sciolgono; l’innalzamento dei mari mette a rischio le isole e le città costiere; il surriscaldamento globale provoca danni irreparabili alle specie animali e vegetali e rende estremi gli eventi meteoclimatici, con piogge più violente e torrenziali. I “medicane”, veri e propri uragani mediterranei, sono diventati sempre più frequenti.

Dalla Scienza ci arriva la conferma che la responsabilità di questa accelerazione ricade sulle attività umane: l’industria petrolifera e delle fonti energetiche fossili in generale, gli scarichi della loro combustione, il pesante impatto degli allevamenti intensivi. Inoltre, tutto ciò causa livelli di inquinamento urbano indicibili; solo in Italia, 90mila morti premature l’anno.

Il mio impegno, oggi, dentro le istituzioni, è fortemente orientato alla sostenibilità ambientale. Una strada irta di ostacoli e di interessi confliggenti che creano problemi ed ergono barriere. Ma abbiamo cominciato e non abbiamo alcuna intenzione di farci fermare.

Abbiamo approvato un piano per mettere in sicurezza il nostro fragile Paese, anche dai danni che i fenomeni meteorologici sempre più estremi provocano. Si interviene sia in emergenza, e sia soprattutto in prevenzione. II governo ha stanziato 11 miliardi di euro per contrastare il dissesto idrogeologico; finanziamenti pronti da investire, favorendo anche l’occupazione. Abbiamo posto un freno alle concessioni per le trivelle; l’estrazione di gas e petrolio dovrà diminuire fino a cessare e, intanto, chi vuole continuare a farlo dovrà pagare di più. Giova ricordare che chi governava prima di noi e ora strumentalizza la giovane Greta Thunberg ha votato No al referendum per fermare le trivelle o addirittura ha invitato la gente a disertare le urne per non far raggiungere il quorum.

Le cose fatte a favore dell’Ambiente in questi dieci mesi di Governo M5S-Lega sono tante: dagli incentivi per chi utilizza prodotti riciclati, agli ecosconti per l’acquisto di auto e moto elettriche. Abbiamo confermato l’Ecobonus per le ristrutturazioni edilizie e messo 3,7 miliardi di euro per i bus ecologici. Facciamo partire le colonnine di ricarica elettrica con i primi 33 milioni stanziati e diciamo stop al carbone entro il 2025 e sì alle energie rinnovabili e al risparmio energetico.

Non ci fermiamo e continuiamo a lavorare per ridurre la quantità di rifiuti che produciamo e per dare impulso all’economia circolare, per eliminare l’usa e getta – della plastica e non solo – e per dare impulso a posti di lavoro “verdi”, in grado di creare ricchezza diffusa insieme all’espansione delle fonti energetiche rinnovabili.

Mercoledì 20 marzo sarà presentato il Piano nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030, che contiene gli obiettivi sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili del nostro Paese.

“Defossilizzare e decarbonizzare produzione e finanza, promuovendo l’economia circolare”, abbiamo scritto nel Contratto di Governo. E a questo dobbiamo puntare».